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Questo articolo è stato pubblicato il 26 aprile 2012 alle ore 15:50.

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Super Mario vede rosso, come il colore della sua salopette. Per la prima volta dopo 30 anni, Nintendo chiude l'anno con una perdita 246 milioni di dollari che va ad aggiungersi a un brusco calo del fatturato -36% e e a un volume di vendite della Wii (la sua console domestica) che non è mai stato così basso (9,8 milioni di macchine vendute al 31 marzo, 15 milioni in meno ripetto ai dodici mesi precedenti).

Il rosso dell'azienda di Kyoto per quanto abbia sopreso gli analisti finanziari non ha stupito gli addetti ai lavori. Sono ormai un paio di anni che Nintendo mostra segni meno sul suo bilancio. Wii, la console fenomeno che ha rivoluzionanto il mercato dei videogiochi, battendo le rivali Ps3 e Xbox 360, ha sei anni. Molti, moltissimi per essere una console di videogame. Figuriamoci poi per una macchina come la Wii realizzata con hardware low cost, priva di grafica in alta definizione e che deve il suo successo a una innovazione – quella del controller con i sensori – che ha sì allargato il pubblico dei videogiocatori ma è stata presto in qualche modo copiata dalla concorrenza.

Ecco spiegate le ragioni delle vendite in calo dell'hardware che è stato per anni la gallina dalle uova d'ora per Iwata e co. Quest'anno poi sarebbe dovuto essere l'anno della Nintendo 3Ds, la console portatile che per prima ha sdoganato il 3D senza occhiali.

La 3Ds doveva raccogliere l'eredità della Ds, la macchina da taschino più venduta della storia (150 milioni di unità nel mondo) ma qualche cosa è andato storto. Le vendite da subito sono state al di sotto della attese, complice un prezzo (250 euro) troppo alto per un mercato che ha cominciato a scoprire i giochi anche su tablet e smartphone. Per dirla in altro modo un concorrente inatteso ha cominciato a rosicchiare mercato alle console portatili costringendo i manager di Nintendo a una brusca riduzione di prezzo con tanto di inchino e taglio di stipendio da parte del megapresidente Satoru Iwata e dei suoi più stretti collaboratori.

Le vendite sono presto ripartite, tuttavia le 13,5 milioni di console distribuite al 31 marzo per quanto rappresentino un risultato notevole non hanno dato una mano ai conti. Anzi, parte di queste macchine sono ancora vendute in perdita. "La grande incognita è rappresentata da Wii U", ha commentato Michael Pachter, analista di Wedbush Securities tra i più ascoltati in ambito videoludico. La nuova macchina da gioco domestica che prenderà il posto della Wii è attesa sul mercato nel secondo semestre del 2012 non prima dell'estate (qualche dettaglio in più sarà svelato a giugno). I manager di Kyoto puntano molto se non tutto sul mercato delle console domestica. Troppo difficile e affollato quello dei videogioco da taschino.

La rinascita di Nintendo dipenderà quindi dalle innovazioni di Wii U. Per ora si sa poco, se non che userà al posto del controller una sorta di tablet. La scelta di innovare ancora una volta il controller questa volta potrebbe non essere convincente come in passato è stato per la Wii. Tuttavia, Nintendo come tutti i giocattolai di talento ha sempre giocato a innovare senza dar retta troppo al mercato. Questa volta però un errore potrebbe costare a SuperMario anche il prezzo della salopette.

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