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Questo articolo è stato pubblicato il 27 aprile 2012 alle ore 10:53.

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Ampiamente annunciato, il sorpasso effettuato ad opera di Samsung nel ranking mondiale del mercato dei telefonini si è puntualmente concretizzato alla fine del primo trimestre. E, stando almeno ai dati diffusi ieri da Strategy Analytics, non solo nella classifica globale delle vendite di cellulari, ai danni di Nokia, ma anche nel comparto degli smartphone, dove a dominare la scena nei trimestri precedenti era Apple.

Nei telefonini intelligenti il chaebol coreano è cresciuto più di tutti gli altri vendor catturando a fine marzo una quota superiore al 30% (dal 12,2% dei primi tre mesi del 2011) in virtù dei 44,5 milioni di apparecchi venduti e di un incremento di consegne monstre nei dodici mesi pari al 253%. La casa di Cupertino ha spedito nello stesso periodo 35,1 milioni di iPhone accaparrandosi il 24,1% di una domanda salita del 41% anno su anno a quota 145 milioni di unità.

Apple e Samsung insieme si portano a casa poco meno del 55% del mercato smartphone lasciando a Nokia circa l'8% (in discesa dal 23,5% del primo trimestre 2011) e ai cosiddetti "others" (Reserach in Motion, Lg, Htc e via dicendo) il restante 37%. Che sia in atto una corsa a due per il primato nel segmento più redditizio dell'industria mobile (lato dispositivi) è quindi sancito dai numeri; per Nokia, che deve registrare la più bassa market share negli smartphone dal 2002, la rincorsa appare di conseguenza sempre più difficile sebbene gli incoraggianti risultati di vendita dei Windows Phone Lumia negli Stati Uniti.

Da un'altra autorevole società di ricerca del settore hi-tech, IHS iSuppli, arriva invece notizia che sul trono dei telefonini intelligenti c'è invece ancora Apple, che distanzia Samsung di soli tre milioni di unità vendut e (35 contro 32, contro i 12 milioni di Nokia e gli 11 milioni di Rim). La differenza (marcata) nel conteggio degli analisti non cambia però la sostanza. Il pallino in mano dell'industria mobile ce l'hanno in mano la casa della Mela e quella coreana (che difficilmente mollerà la leadership globale nei cellulari, conquistata secondo IHS iSupply con un venduto di 92 milioni di apparecchi da gennaio a marzo), alle cui spalle si muove Google. Per Nokia e Microsoft, insomma, la strada da fare per recuperare terreno è ancora molto lunga.

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