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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2012 alle ore 15:01.

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Apple prepara un'applicazione per accedere a mappe digitali: è la previsione di un articolo pubblicato sul quotidiano economico Wall Street Journal che cita fonti interne all'azienda. Secondo le indiscrezioni, le cartine geografiche entreranno in seguito entro l'anno a far parte del sistema operativo per dispositivi mobili iOS6. E saranno predefinite per iPhone e iPad. L'annuncio dovrebbe avvenire durante la conferenza Wdc della prossima settimana: gli sviluppatori software verranno invitati a contribuire con integrazioni, a partire dalla ricerca online e dal social networking. La competizione con Google avrà ulteriore fronti. Che potrebbero erodere i suoi ricavi dalla pubblicità.

Di certo, Apple ha varato di recente una tecnologia proprietaria per convertire le informazioni di longitudine e latitudine in dati su una mappa, come gli indirizzi. È un percorso che viene da lontano. Nel 2008 Google lancia il suo sistema operativo, Android. L'anno successivo il gigante di Cupertino acquista una startup, Placebase: aveva progettato un servizio per l'accesso a cartine geografiche digitali online, e la sua squadra entra nel "geoteam" di Apple. Nel 2010 compra la canadese Poly9 e dopo la svedese C3: entrambe erano impegnate nell'elaborazione di visualizzazioni 3D, simili al globo digitale di Google Earth.

Da mesi Big G preme il piede sull'acceleratore nell'evoluzione delle sue mappe e della loro integrazione con i social network. Ha puntato su una tecnologia per aggiungere rappresentazioni di oggetti tridimensionali, Webgl: il livello di dettaglio può arrivare ai piani dei singoli edifici. Ha riunito all'interno della rete sociale online Google+ il precedente servizio Places per aggiungere commenti geolocalizzati. E la scorsa settimana ha indetto all'improvviso una conferenza per domani, Next dimension. Non è rimasto a guardare nemmeno Bing di Microsoft: negli Stati Uniti ha aggiunto alle sue mappe le informazioni sul traffico in tempo reale e Nokia ha contribuito con le tecnologie di geocoding.

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