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Questo articolo è stato pubblicato il 11 giugno 2012 alle ore 10:56.

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Avanzata che sembra non conoscere cedimenti, quella del social network per antonomasia, ormai prossima a dipingere di blu ogni mappa relativa all'uso dei social network. Certo, mancano Paesi importanti quali Cina e Russia e sono due tasselli fondamentali del mosaico ma ciò che lascia stupiti è la velocità e la forza con cui Facebook ha saputo propagarsi. Partendo dagli Stati Uniti è approdato in Europa per poi conquistare – con un'unica avanzata aperta su due fronti – la parte mancante del Vecchio Continente e l'America del Sud. Tra i 137 Paesi presi in esame da Vincenzo Cosenza – Social Media Strategist e autore tra gli altri del libro "Social Media Roi" – in una sua recente ricerca, Facebook figura in cima alla classifica dei social più gettonati per ben 126 volte ed è lo stesso Cosenza, da noi raggiunto al telefono, a commentare questo aspetto: "ho utilizzato Google Trends for Websites per capire quale social network primeggiasse e quanto evinto si basa sugli utenti che navigano e non sugli utenti iscritti. Quindi si tratta di dati reali e attendibili".

L'Europa resta il più grande bacino di utenze di Facebook con 232 milioni di utenti, seguita dall'America con 222 milioni e dall'Asia con 219 milioni ed è facile intuire quale stravolgimento potrebbero subire questi dati se Zuckerberg riuscisse a penetrare in Cina e Russia, quei terreni talmente impervi che il rullo compressore di Facebook non riesce a percorrere, anche se per motivi diversi. In Cina spopola Tencent mentre in Russia VKontakte e Odnoklassniki non temono rivali e se nella Terra di Mao la "penetrazione sembra essere proibitiva per questioni socio-politiche prima e culturali poi, in Russia il socialone non incontra il favore del tessuto culturale locale, meglio interpretato da altri social creati, appunto, da russi. Le piattaforme social più gettonate includono lo sharing di file e lo streaming, attività che Facebook non può permettersi".

Se fino a qui tutto sembra essere nella norma, c'è comunque una sorpresa per alcuni versi inattesa: in Italia Twitter è il terzo social e va a posizionarsi dietro a Badoo piattaforma che, sorniona, è tra le dieci community più apprezzate d'Europa, stando ai dati Alexa. "Per combattere con il nemico occorre differenziarsi, ecco perché Badoo scavalca Twitter, con il suo popolo soprattutto di teen-ager", conclude Vincenzo Cosenza. Il futuro, come lo immagina Cosenza, vede in Italia più LinkedIn e più Twitter oltre al social emergente, quel Google Plus che oggi resta un oggetto misterioso.

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