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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2012 alle ore 09:52.

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AMSTERDAM - Il desktop dei computer Windows come lo abbiamo inteso fino a oggi, con le tante (spesso troppe) icone di programmi e documenti in bella vista a riempire lo schermo appena si accende il pc e il tasto "Start" a fare da porta di ingresso a tutte le applicazioni e agli strumenti di configurazione del computer, è destinato a morire. Non da subito, ma la sua sorte è ormai segnata. E a dargli una spallata è l'azienda che per ultima, e in ritardo rispetto alla concorrenza, ha fatto proprio con decisione il dogma delle applicazioni da sfogliare in punta di dito.

La logica di utilizzo di notebook e desktop propria anche dell'ultima versione del sistema operativo di Microsoft (Windows 7) sopravvive sì in Windows 8 – l'interfaccia tradizionale si attiva attraverso una delle "mattonelle", le cosiddette "live tail", che caratterizzano l'immagine del nuovo software – ma va considerata (ragionando in prospettiva) alla stregua di un'opzione necessaria per rendere meno ostica la conoscenza della nuova interfaccia utente Metro. Che sarà quella su cui il gigante di Redmond ha scommesso in modo deciso per il futuro, anche a rischio (ma era dovuto) di scontentare molti degli utenti "basic" del suo software.

È infatti proprio l'innovativa veste grafica e funzionale del nuovo Windows, pensata appositamente per gli schermi touch, che chiama gli utenti al cambiamento più importante, allo sforzo di abituarsi a un menu composto da una serie di quadrati colorati che fanno da trampolino di lancio alle applicazioni, ai servizi Web e ai contenuti residenti nella cloud. Il salto in avanti, in estrema sintesi, è evidente e i nuovi computer, altro pregio che il colosso di Redmond (a braccetto con Intel) mette in campo si accendono (e si spengono) in pochi secondi.

Parlare di rivoluzione non è quindi fuori luogo. Con Windows 8 – oggetto di una vera e propria full immersion per la stampa internazionale in occasione della tappa europea del TechEd, l'evento dedicato agli sviluppatori - Microsoft, ha fatto un grande salto in avanti rispetto al passato, ha infranto delle barriere che sembravano oramai stratificate – vedi il supporto di un'architettura di processore che non fosse la tecnologia x86 di Intel e Amd, aprendo quindi le porte ai produttori di chip Arm (Nvidia e Qualcomm in testa) – e ha intrapreso per stessa ammissione del suo vulcanico Ceo, Steve Ballmer, una delle più grandi scommesse della sua quasi quarantennale storia.

Ed è tornata (finalmente) a vestire i panni dell'aziende hi-tech che innova e si rinnova, anche a costo di far arrabbiare utenti e partner. Le prove? Windows 8 e Windows Phone 8 condividono lo stesso kernel (il codice di sviluppo) perchè la volontà di Redmond è quella di facilitare il lavoro degli sviluppatori, anche se tale scelta significa imporre il boccone amaro agli utenti dei telefonini (per esempio i Nokia Lumia) con a bordo la versione 7.5 del sistema operativo mobile, che non potranno aggiornare i loro dispositivi alla nuova piattaforma. E poi Surface, il tablet con tastiera che farà concorrenza (dove e come è ancora da capire) alle tavolette Windows 8 delle varie Acer, Samsug, Asus, Lenovo e via dicendo.

Tornando a Windows 8, di cui ancora non si conosce la data esatta di rilascio sul mercato (è confermato comunque che sarà l'autunno), prima ancora delle capacità che mette in mostra occorre puntualizzare come il nuovo sistema operativo dovrà raccogliere un'eredità pesante che è quella, in termini di licenze vendute, di Windows 7. Che, come ha confermato Antoine Leblond, Corporate Vice President della divisione Windows Web Services, sono arrivate ormai a quota 600 milioni, costituendo il più grande parco installato oggi esistente nel panorama del software.

Il nuovo Windows - questa la sintesi operata dal manager per inquadrarne le peculiarità distintive rispetto ai predecessori – reinventa il sistema operativo a livello di user experience, capacità multitasking, accesso ai contenuti nella cloud, applicazioni dedicate, versatilità d'uso con device touch e tradizionali con mouse e tastiera. Sia in chiave personale, per l'entertainment da salotto o in mobilità, che aziendale, per gestire le attività di business.

Se c'è un dogma che accompagnerà l'avvento di Windows 8 – questo almeno il ritornello sentito più volte all'evento di Amsterdam – è "fast and fluid", veloce e fluido, peculiarità che il nuovo sistema esibisce per la navigazione fra le mattonelle attraverso cui accedere ai servizi cloud (come Live Mail e SkyDrive), al Windows Store, agli strumenti di lavoro (vedi gli applicativi Dynamics) e ai contenuti digitali. Chaitanya Sareen, Principal Program Manager dello User Experience Team di Windows 8, ha dimostrato dal vivo perché lo "Start Screen" è considerato il cuore di Windows 8. E come le operazioni di zoom, scrolling e swipe (i movimenti che si compiono con le dita sullo schermo touch per ingrandire, scorrere e selezionare icone, schermate e comandi) siano velocissime.

Sull'usabilità di Windows 8 su device che non siano il tablet il dibattito è invece aperto: Microsoft è sicura del fatto che con l'interfaccia Metro si possa operare con identica produttività anche con il mouse di un pc desktop o il touch pad di un pc portatile. Il nuovo software "gira" con identiche funzionalità su qualsiasi computer, questo è certo, ma è sulle modalità d'uso dello stesso – perfetto per i pc a tavoletta touch, un po' meno forse per le macchine con schermi tradizionali - che qualche perplessità rimane (non a caso è prevista l'opzione per tornare alla vecchia interfaccia e al tradizionale desktop).

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