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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2012 alle ore 09:52.

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L'integrazione fra servizi e applicazioni a livello di universo Windows, e non solo, è quindi totale e ciò che è più importante – soprattutto per le aziende – è la compatibilità garantita per i programmi sviluppati in ambiente Win 32; quelli per Metro sfrutteranno invece i tool di sviluppo di Visual Studio e le Api di Windows Runtime, piattaforma multi-linguaggio che supporta tanto Html quanto JavaScript, C++, Visualbasic e Xalm. Lo sforzo profuso per fidelizzare la comunità dei developer è in ogni caso notevole – a loro è garantito l'80% delle entrate generate dalla vendita delle apps presenti nello Store se queste superano i 25mila dollari di fatturato, altrimenti il fee si ferma, come nel caso di Apple, al 70% - e l'obiettivo dichiarato è quello di spingerli a vedere in Windows 8 la piattaforma software di riferimento.

Infine il Windows Store, una componente importante di Windows 8 e, confermano da Microsoft, di tutte le future evoluzioni del sistema operativo. Le apps sono divise per categorie e catalogate per "top stars" (le più votate dagli utenti) e "top free" e c'è ovviamente molta curiosità per vedere quante (al momento ve ne sono solo alcune centinaia) e quali saranno quelle disponibili al momento del lancio e quelle che saranno indirizzate a professionisti ed aziende. Emulare il market di Android, con circa 400mila apps a catalogo, e soprattutto quello di Apple, che ne vanta praticamente il doppio, non sarà impresa facile. Anzi. Ma è anche da qui, se non soprattutto da qui, che passa la rivoluzione di Microsoft. E la sfida alle rivali di Cupertino e Mountain View.

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