Per chi non è saltato sul carro di Windows 7, l'aggiornamento a Windows 8 o l'acquisto di un pc basato sul nuovo sistema operativo di Microsoft sarà anche l'unica via percorribile per poter utilizzare le funzionalità di Office 2013. La suite di produttività per l'ufficio oggetto di recente annuncio non può infatti essere installata su computer dotati di Windows Xp e Vista e lo spiega con dovizia di particolari la pagina del sito della società nordamericana n cui sono elencati i requisiti necessari per l'installazione delle nuove versioni di Word, Excel, Power Point e via dicendo.

Se Vista, che stando alle stime di Net Applications esibisce una base installata pari a circa il 7% dei pc su cui gira Windows, non sembra costituire un problema, si apre per contro un serio interrogativo per professionisti e piccole e medie aziende che ancora lavorano con Xp. Che vanta una quota di oltre il 40% dell'installato e la cui "dead line" quanto a supporto tecnico fornito da Microsoft è fissata per l'aprile 2014.
A questo punto la domanda è lecita: le aziende abbandoneranno Xp pur di avere il nuovo Office o decideranno di farne a meno? E nel primo caso sposeranno la causa di Windows 8 e con esso la rivoluzione di Metro oppure si affideranno nel segno della continuità operativa a Windows 7? Il salto in avanti per l'adozione di Office 2013 va in ogni caso fatto e ci sarà sicuramente chi storcerà il naso per un altro "difetto" nativo della nuova suite, e cioè quella di non supportare Mac Os X.

Niente Office sui computer di Apple, quindi, e per il momento non è neppure noto quando (sempre che sia questa l'intenzione) Microsoft rilascerà la versione utilizzabile su iPad. La priorità di Redmond è quella di promuovere il nuovo Office "touch oriented" in perfetta sinergia con Windows 8, le sue apps e la sua interfaccia a mattonelle colorate. E conseguentemente i prodotti che ne faranno uso. La tavoletta della Mela può, in tal senso, aspettare.

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