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Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2012 alle ore 12:05.

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Non c'è l'ufficialità ma stando ai rumor dei siti specializzati, come WPCentral, la versione Rtm (Release to manufacturer) del nuovo sistema operativo mobile di Microsoft è stata rilasciata nei giorni scorsi a operatori telco e produttori di telefonini. Il tutto nell'ottica di rispettare il programma che prevede gli ultimi test del software (cui ne seguirà l'installazione sui nuovi device) e di arrivare pronti al lancio di Windows Phone 8, nome in codice "Apollo", previsto il 29 ottobre. Tre giorni dopo il debutto di Windows 8 in edizione per pc e tablet.

Sebbene sia Samsung prima (all'Ifa di Berlino) che Nokia poi (al chiacchierato evento di lancio dei Lumia 920) abbiano già presentato i rispettivi nuovi smartphone con a bordo "Otto" in versione mobile, Microsoft sta procedendo con molta attenzione nell'opera di rilascio della piattaforma su cui sono riposte le speranze di rincorsa ad Apple iOs e Google Android. Una conferma? Il kit di sviluppo di Windows Phone 8 è sì disponibile dalla scorsa settimana ma solo per un numero selezionato di sviluppatori. La posta in palio è come detto elevata e a Redmond vogliono evidentemente arrivare al "D-Day" del rilascio senza bachi di sorta. Ed esibire a dovere, nel ribattezzato Windows Store, oggi ricco di oltre 100mila applicazioni, le nuove app.

Quanto alle caratteristiche essenziali del nuovo sistema operativo, non si prevedono ad oggi novità rispetto a quanto già noto, con il supporto per chip multicore, tecnologia Nfc (Near field communications) per i pagamenti mobili, doppia risoluzione di schermo (1280 x 768 e 1280 x 720 pixel) e schede di memoria Micro Sd removibili. Resta da capire quando Microsoft renderà disponibile l'aggiornamento a Windows Phone OS 7.8, opzione di ripiego per quegli utenti aventi in tasca un terminale con installata la versione 7.5 "Mango" del software e quindi impossibilitati a passare ad "Apollo".

Sul fronte Surface, invece, altro argomento caldo in quel di Redmond a un mese e poco più dal lancio sul mercato del tablet a proprio marchio, ha preso parola nelle ultime ore, in un'intervista rilasciata al "The Seattle Times", il Ceo Steve Ballmer. Disquisendo della tavoletta, il vulcanico numero uno di Microsoft l'ha definita «un prodotto molto competitivo dal punto di vista delle funzionalità offerte». Quanto costerà quindi Surface, per cui alcuni rumors avevano solleticato l'idea di un prezzo di listino da 199 dollari? Ballmer non si è sbilanciato – «probabilmente da 300 fino a 700-800 dollari» – e quindi resta al momento solo un'ipotesi non confermata anche la possibilità che venga proposto con un contratto legato alla sottoscrizione del servizio Xbox Music.

Quale sia la vera strategia del gigante nordamericano sul proprio rimane di fatto ancora un mistero: prodotto civetta per promuovere Windows 8 (e i pc a tavoletta dei produttori partner)? Device su cui sviluppare un'offerta di servizi premium esclusiva? Gadget per un mercato di nicchia? Domande al momento senza una precisa risposta. Dal Ceo arriva però un'indicazione importante circa il futuro prossimo della compagnia, che probabilmente vestirà anche i panni – da qui al 2020 - di vera e propria società "device and services".

Microsoft, insomma, ammette ufficialmente che volterà pagina sul fronte hardware (mantenendo al contempo forte il rapporto con gli Oem) partendo dalla volontà di non lasciare ad Apple il privilegio di muoversi liberamente in mercati ad elevato potenziale di sviluppo (come per esempio i grandi schermi touch per le aziende). Per farlo dovrà sfornare prodotti capaci di generare appeal presso gli utenti – è la prima scommessa da vincere per Surface – senza calpestare troppo i piedi ai produttori di pc. Acer e Lenovo, fra questi, non hanno nascosto qualche prurito all'annuncio della tavoletta che esibirà il marchio Microsoft.

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