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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2013 alle ore 15:54.

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É tempo che Microsoft corra ai ripari? La domanda rimbalza dagli Usa dal sito tecnologico Cnet ed è un interrogativo che nasce dalle non esaltanti, per non dire fiacche, vendite di personal computer Windows 8 a oltre quattro mesi dal lancio (avvenuto il 26 ottobre scorso) del nuovo sistema operativo di Redmond.
L'idea che la società nordamericana sia nella condizione di cambiare qualcosa per accelerare l'adozione del software concepito in una logica di utilizzo touch deriva più precisamente dall'appunto evidenziato da Bob O'Donnell, analista di Idc. Appunto che si articola su due fronti: lo stallo di domanda per i nuovi desktop e notebook Windows 8 e quello per i personal computer in generale e l'ipotesi che Microsoft possa intervenire sul "design" del sistema operativo.

C'è infatti un aspetto di "Otto" che lascia dubbiosi gli esperti ed è l'interfaccia a mattonelle, a suo tempo chiamata Metro ed elemento distintivo e caratterizzante del software. Se molti utenti prediligono ancora l'uso in modalità desktop di Windows 8, cui è possibile accedere solo tramite un apposito pulsante dello Start Menu, qualcosa vorrà pur dire. Comprensibile quindi che l'intervento in corsa di Microsoft potrebbe anche riguardare il sistema di avvio del software: se accendendo il pc la prima schermata visualizzata fosse la classica grafica con icone (come quella di Windows 7) anzichè quella con le "tiles" animate, Otto sarebbe più familiare all'utente comune.

A pensarla in questo modo, secondo l'analista di Idc, sono soprattutto i vendor di computer, convinti del fatto che molti consumatori ancora non hanno ancora capito i vantaggi dell'interfaccia touch a bordo di una macchina tradizionale (sui tablet, a cominciare da Surface, il discorso cambia). E quindi non vedono di buon occhio le mattonelle nell'ottica della propria e personale esperienza d'uso.

Prezzi dei pc Windows 8 in discesa, Microsoft sconta le licenze ai vendor di pc

Detto del possibile "restayling" del sistema operativo, c'è un altra carta che pare a Redmond siano pronti a mettere sul tavolo. E si tratterebbe, come hanno documentato nei giorni scorsi sia il blog Digitimes che il Wall Street Journal, di un deciso taglio ai prezzi delle licenze di Windows 8 in favore dei produttori di pc. Operazione che avrebbe come diretta conseguenza una significativa riduzione dei costi, nell'ordine del 10 per cento minimo, dei prodotti a scaffale.

All'orizzonte ci sarebbe quindi una generalizzata forbice dei listini per i notebook touch a cui seguirebbe una nuova informata di tablet e sistemi ibridi più economici di quelli attualmente in commercio. Ma basterà portare il prezzo di un portatile Windows 8 con schermo tattile a 500 dollari per invertire una tendenza che vede questa categoria di dispositivi incidere solo per il 10 per cento del venduto totale?

Lo scomodo paragone con Vista
Jun Dong-soo non è certo un nome noto al consumatore comune ma è pur sempre il presidente della divisione memorie e chip di Samsung. E le sue parole, soprattutto se sono di aperta critica, non passano inosservate. Nel mirino del manager coreano, come ha scritto il Korea Times (dichiarazioni riprese anche da Forbes), ci sono Windows 8 e Surface. Il sistema operativo è stato etichettato come "non migliore di Vista", il tablet afflitto da "una debole domanda". Se non è un'accusa (a Microsoft) poco ci manca.

Quale strategia si nasconde dietro le parole di Jun Dong-soo? Forse nessuna. Forse sono la naturale espressione di un gioco delle parti che vede i partner Oem di Microsoft fare pressione per ottenere risultati migliori con i prodotti Windows in una fase prolungata di ristagno della domanda di personal computer. In ogni caso, per Windows 8, non è certo una bella pubblicità.

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