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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2012 alle ore 12:00.

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L'usabilità di Windows 8 su dispositivi che non siano il tablet o computer con schermo touch è un minus del nuovo sistema operativo di Microsoft? La domanda ricorre da tempo, da quando il colosso di Redmond ha reso disponibile la prima "preview" del software. Ed è una domanda che ha aperto come facile immaginare un dibattito ricco di pareri discordanti. Microsoft, da parte propria, è convinta del fatto che con l'interfaccia Metro si possa operare con identica produttività anche con il mouse di un pc desktop o il touch pad di un pc portatile. Il nuovo software "gira" in effetti con identiche funzionalità su qualsiasi computer, questo è certo, ma è sulle modalità d'uso dello stesso che emergono le perplessità.

Non a caso, Windows 8 nasce con l'opzione per tornare alla vecchia interfaccia e quindi alla tradizionale logica di utilizzo del computer propria anche dell'ultima versione del sistema operativo di Microsoft. Il desktop in stile Windows 7 si attiva infatti attraverso una delle "mattonelle" che caratterizzano Metro ma tale possibilità – nella strategia di prospettiva del gigante di Redmond - va considerata alla stregua di un'opzione necessaria per rendere meno ostica la conoscenza della nuova interfaccia utente. Che rischia però, come emerge da un'accurata analisi a firma di Gartner, scontentare molti degli utenti "basic" di Windows e, soprattutto, quelli che operano sui pc da tavolo nei dipartimenti aziendali.

Il dito contro il nuovo Windows in ambito enterprise l'ha puntato indirettamente Gunnar Berger, Research Director della società di ricerca americana. L'appellativo "bad" (cattivo) utilizzato per riassumere in una parola il giudizio dato dagli utenti aziendali su Otto, per quanto riguarda il suo uso a bordo di un convenzionale computer fisso o mobile, parla chiaro. E lancia un autorevole sasso nello stagno delle convinzioni di Microsoft e dei produttori di pc circa la prevista accelerata adozione del sistema operativo in seno alle grandi organizzazioni, molte delle quali (stando a un recente sondaggio operato dalla stessa Gartner) sono ancora alle prese con la migrazione a Windows 7 (la cui quota di mercato in campo enterprise secodno StatCounter è inferiore al 50%, mentre resiste al 32% quella di Xp) e poche per contro pronte ad abbracciare il nuovo Windows.

C'è un passaggio, nell'articolata analisi di Berger, che affronta in modo assai esplicito il cuore del problema, e cioè la "resa" di Metro in assenza di uno schermo touch e in presenza di mouse e tastiera: "extremely important menus in Windows 8 are hidden off screen, easily brought in when using a touch and swiping with your thumbs, are absent when using a mouse …". In altre parole, il nuovo Os made in Redmond è un ottimo prodotto per i dispositivi tattili – proponendosi come piattaforma di riferimento per l'utilizzo di applicazioni aziendali sui tablet – ma lascia alquanto a desiderare, alla voce esperienza d'uso, sui pc da scrivania che hanno per schermo un classico display Lcd.
Sotto accusa c'è l'accesso ai comandi di Windows 8, invisibili nella schermata base del menu Start e accessibili solo tramite lo scrolling fra le "live tiles" dell'interfaccia Metro.

Berger fa giustamente notare come in realtà sia sufficiente fermarsi con il puntatore nell'angolo in basso a sinistra dello schermo per visualizzare in pochi secondi il menu dei comandi ma definisce anche tale procedura come poco intuitiva.
Con le dita, questo il punto focale della questione, la qualità dell'interazione fra utente e software è perfetta, con il mouse semplicità e immediatezza vengono drasticamente meno. Per completare il quadro, anche l'accesso da remoto a una macchina Windows 8 non è certo visto come una virtù del nuovo sistema da parte degli utenti aziendali, e questo perché Metro non accetta input dal tasto Windows dalla tastiera del terminale utilizzato a distanza ma si comanda sempre e comunque dalle mattonelle dell'interfaccia touch.

Il fatto che tastiera e mouse siano ancora strumenti indispensabili e intoccabili o quasi per la grande maggioranza degli addetti aziendali, questa la critica che muove Berger a Microsoft, sembra essere passato in secondo piano in fase di progettazione di Windows 8. Altri addetti ai lavori sono per contro dell'idea che si tratti di un software che, pur rompendo con il passato, si presenta molto intuitivo all'uso e non penalizza l'accesso ai comandi principali anche su un pc privo di schermo touch. Microsoft ha cercato cioè di trovare il compromesso migliore, consapevole (lo diamo per scontato) che l'adozione di Windows 8 in azienda rappresenterà un cambiamento "epocale" – con tutte le problematiche e le resistenze del caso - per chi è magari ancora abituato a lavorare con Xp (il cui supporto tecnico da parte di Microsoft terminerà nell'aprile del 2014) e i vari Word ed Excel versione 2003.

La prossima versione del sistema operativo, questo è sicuro o quasi, non sarà "double face" per accontentare anche chi – fedele alla classica modalità d'uso di Windows fatto di tendine e icone - non ne vuol sapere di comandi touch, tastiere virtuali e mattonelle da scorrere in punta di dito. Non offrirà cioè la possibilità di utilizzare un'interfaccia tradizionale ma sarà unicamente focalizzato sulle capacità di "hub" di Metro per gestire le applicazioni, operare sui documenti, navigare su Internet e condividere contenuti. A Redmond, con Windows 8, hanno deciso di voltare pagina. Su questo punto analisti ed utenti tutti sono sicuramente d'accordo.

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