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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2012 alle ore 14:36.

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L'avvocato della Apple Harold Mcelhinny (s) in uno schizzo durante il processo tra Samsung e Apple. San Jose, California 31 luglio 2012. (Reuters)L'avvocato della Apple Harold Mcelhinny (s) in uno schizzo durante il processo tra Samsung e Apple. San Jose, California 31 luglio 2012. (Reuters)

È un duello appena agli inizi, quello tra Apple e Samsung per stabilire se sono stati violati o meno brevetti. E se qualcuno ha copiato. La platea va ben oltre il tribunale californiano di San José dove è in corso la battaglia legale. I riflettori sono puntati su quello che viene definito il processo high tech del secolo. A rappresentare Apple nelle aule giudiziarie è Harold McElhinny: ricorda che l'azienda aveva puntato molto su iPhone. E ha sostenuto rischi.

Se non avesse avuto successo, sarebbe stata una perdita rilevante da affrontare in un settore che allora, nel 2007, era dominato da altre grandi aziende come Nokia. Segnala, ancora, la scommessa sull'interfaccia utente e sul vetro per lo schermo touch. Evoca Steve Jobs, scomparso lo scorso ottobre, come figura chiave per la capacità creativa. E dice che è più facile copiare che innovare. I capitoli che tocca fanno parte della storia condivisa della Silicon Valley, l'area della California dove sono concentrate imprese high tech, dove ha sede il tribunale di San José e la stessa Apple, nella città di Cupertino. È come attingere a una memoria comune.

La difesa legale di Samsung è affidata a Charles Verhoeven: afferma che il gruppo coreano non ha copiato, ma si è ispirato a iPhone, come anche altri produttori di telefonia mobile che competono sul mercato. E argomenta il suo discorso ricordando che l'azienda aveva già sperimentato prototipi di smartphone di forma rettangolare, con gli angoli arrotondati e con gli schermi touch. Dichiara, inoltre, che in realtà anche Apple si è ispirata per il design a Sony. E dice ancora che il 20% dei componenti negli iPhone è fabbricato da Samsung. Spiega che il gruppo di Cupertino non può sostenere di avere un monopolio "su un rettangolo", ha detto.

I giurati includono un addetto di un negozio di biciclette e un ingegnere meccanico: gli è stato chiesto se conoscono qualcuno in Apple e se hanno letto la biografia di Steve Jobs. All'inizio hanno visto un video di 18 minuti che ha mostrato le procedure di approvazione dei brevetti nello United States Patent & Trademark Office (Uspto) e ha richiamato la figura dell'inventore Thomas Edison.

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