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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2012 alle ore 15:40.

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Apple chiama i testi della difesa, ma teme la rivelazione di segreti industriali. Nella foto uno schizzo che ritrae il numero uno del marketing di Apple, Phil Schiller, davanti alla corte di San Jose con l'avvocato di Apple Harold Mcelhinny (Reuters)Apple chiama i testi della difesa, ma teme la rivelazione di segreti industriali. Nella foto uno schizzo che ritrae il numero uno del marketing di Apple, Phil Schiller, davanti alla corte di San Jose con l'avvocato di Apple Harold Mcelhinny (Reuters)

Al via la seconda settimana per quello che è stato definito il processo del secolo nell'high tech: i legali di Apple chiamano i testimoni della difesa per dimostrare che Samsung ha copiato iPhone e iPad. Chiedono 2,5 miliardi di dollari. Il gruppo coreano ha risposto con l'accusa di violazione di brevetti da parte dell'azienda californiana. I riflettori ieri erano puntati soprattutto su Peter Bressler, designer e docente a contratto dell'università della Pennsylvania: in seguito alla richiesta di spiegare specifiche differenze nel confronto tra smartphone, ha affermato che alcuni dettagli non sono evidenti per le persone comuni, ma che soltanto i designer industriali sono capaci di notare i particolari distintivi. È un tema chiave per far pendere la bilancia verso l'ipotesi di una copia di iPhone e iPad, oppure in direzione di una naturale evoluzione, seguita anche da altri produttori. Durante i confronti in tribunale è emersa alla luce una profonda interconnessione industriale: microprocessori, memorie flash e display lcd per i prodotti del gruppo di Cupertino vengono fabbricati dagli impianti del chaebol coreano. È noto che Apple ha una tradizionale protezione nella rivelazione di informazioni sui suoi processi interni, alimentata dall'ex amministratore delegato Steve Jobs. Ma il processo giudiziario ha aperto finestre altrimenti inaccessibili in precedenza. Dai documenti e dalle testimonianze trapelano alcuni segreti.

Campagne promozionali. Dal 2007 fino all'anno fiscale 2011 Apple ha investito 647 milioni di dollari nella pubblicità di iPhone negli Stati Uniti e, dal 2010, ha speso 457,2 milioni di dollari per iPad. Inoltre alcune pratiche nei media hanno offerto visibilità gratuita all'azienda di Cupertino, grazie alle discussioni generate sui suoi prodotti.
Prototipi. Il Purple finora non era mai stato visto: è uno dei primi rendering del futuro iPhone, con la cover bianca e il bottone centrale "menu". Sono apparse anche altre rappresentazioni grafiche dei primi modelli in corso di evoluzione. In particolare, l'immagine risalente al 2006 di uno smartphone con la scritta Sony sarebbe ispirata da un'intervista a due product designer della casa giapponese.
Sondaggi. Una ricerca di mercato ha rivelato che il 78% degli utenti di iPhone compra cover. Un'altra indagine dimostra che il marchio Apple è stato tra i fattori decisivi per l'acquisto di iPhone.
Mini iPad. Alcuni messaggi email mostrano che Eddy Cue, senior vicepresident per internet e i servizi software, è stato un sostenitore del tablet da sette pollici. Anche Steve Jobs, secondo Cue, "sembrava molto recettivo", eppure in pubblico l'ex numero uno di Apple ha sempre negato di volere un iPad con uno schermo più piccolo rispetto a 9,7 pollici.

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