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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2012 alle ore 11:49.
Il britannico John B. Gurdon, 79 anni, e il giapponese Shinya Yamanaka, 50 anni, hanno vinto il premio Nobel per la Medicina, per le ricerche sulla riprogrammazione del nucleo cellulare. I due medici sono stati premiati per le ricerche che hanno consentito di scoprire che «le cellule mature possono essere riprogrammate per diventare pluripotenti» ovvero non più differenziate per un particolare tipo di tessuto. Secondo il Comitato i due medici hanno rivoluzionato «la comprensione dello sviluppo e della specializzazione delle cellule».
Il genetista Novelli: «La loro scoperta è destinata a cambiare totalmente l'approccio alle malattie croniche»
Giuseppe Novelli, preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Roma Tor Vergata, è molto soddisfatto: «Il premio quest'anno è andato davvero a una scoperta rivoluzionaria destinata a cambiare totalmente l'approccio alle malattie croniche».
Ma in che modo? «Abbiamo cellule adulte che possono essere ringiovanite grazie a un cocktail speciale, in grado di cancellare ciò che è scritto a matita» nel libro del loro destino. «Grazie all'epigenetica e alle ricerche di questi due grandi genetisti, ci troviamo con cellule adulte ridiventate pluripotenti, in grado di essere utilizzate per la ricerca di nuove terapie contro le malattie croniche e per la sperimentazione di nuovi farmaci intelligenti. Fra qualche anno la ricerca premiata a Stoccolma cambierà totalmente l'approccio a numerose patologie», conclude Novelli.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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