Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 28 novembre 2012 alle ore 23:44.

My24

Entro la prima metà del prossimo anno Microsoft metterà in campo sostanziali aggiornamenti del suo nuovo sistema operativo, sia per l'edizione dedicata a computer e tablet sia per quella rivolta agli smartphone.

La casa di Redmond ha infatti ufficializzato ieri sul blog di Windows Phone che la versione 7.8 del software (upgrade destinato ai possessori di terminali Windows Phone 7.5 e impossibilitati alla migrazione alla nuova piattaforma) sarà rilasciata nei primi mesi del 2013. La novità principale di questo atteso upgrade è la nuova interfaccia grafica ereditata da Windows Phone 8, che permette di personalizzare a piacere le dimensioni delle icone (le cosiddette tile) che abilitano l'accesso ai servizi e alle applicazioni (fra queste anche l'Xbox Music Store). Assente invece Internet Explorer 10, l'ultima versione del browser di Microsoft.

Ad accompagnare la disponibilità di Windows Phone 7.8 ci saranno però diversi nuovi telefonini, caratterizzati - come si legge nel post di cui sopra - "da un prezzo più basso" rispetto agli altri terminali basati sul sistema operativo made in Redmond. Che le vendite dei prodotti a piattaforma Windows siano una questione prioritaria per Microsoft lo conferma del resto l'uscita più recente di Steve Ballmer, secondo cui nell'ultimo periodo i volumi di vendita dei Windows Phone sono stati quattro volte superiori a quelli dello stesso periodo del 2011. Sottolineatura importante, che va sì rapportata ai modesti numeri sviluppati fino a oggi dalla galassia (per altro poco popolata) di smartphone Windows ma che trova sostegno nelle proiezioni di diversi analisti, convinti della prepotente ascesa delle quote di mercato dell'Os di Microsoft a partire dal 2013.

Per quanto riguarda invece il mondo dei computer, le ultime indiscrezioni rivelano tempi e modi del primo aggiornamento sostanziale di Windows 8, le cui licenze vendute sono arrivate a quota 40 milioni a un mese dal debutto. Battezzato con il nome in codice di Blue e in predicato di debuttare a metà dell'anno prossimo, questo upgrade non solo apporterebbe alcuni accorgimenti al software (soprattutto a livello di interfaccia) ma segnerebbe secondo i bene informati un cambio epocale nelle modalità di distribuzione degli upgrade stessi. Con Windows Blue, in poche parole, la società di Redmond darebbe il via a un processo di rinnovamento standardizzato e programmatico (almeno in quanto a tempistiche, fissate su base annuale) della proprie piattaforme operative. Un qualcosa, in definitiva, di diverso dal tradizionale Service Pack senza essere una major release (che coinciderà con il lancio di Windows 9). Il termine già coniato da alcuni è infatti "Feature Pack", pacchetto che includerà cambiamenti sia a livello tecnico che in termini di costi, tanto che si ipotizzano (tesi sostenuta dal blog hi-tech The Verge) future versioni di Windows a prezzi molto contenuti o addirittura gratuite per invogliare l'utenza ai successivi aggiornamenti.

Di pari passo, Microsoft aggiornerà il kit di sviluppo e non accetterà più applicazioni realizzate specificamente per Windows 8, esortando la comunità dei developers a scrivere programmi per Windows Blue, che assicurerà piena compatibilità con le app esistenti. Di ufficiale, al momento, non c'è però ancora nulla e sembra in ogni caso certo che, nonostante l'aggiornamento in arrivo, Windows 8 continuerà a chiamarsi tale anche in futuro.

C'è infine un'altra notizia che a Redmond hanno sicuramente accolto molto bene, ed è quella inerente i numeri elaborati dalla società specializzata Distimo relativamente al Windows Store e al Mac Store. Il negozio aperto da Microsoft per Windows 8 conterebbe al momento circa 21mila applicazioni, contro le 13mila disponibili in quello che Apple dedica ai suoi computer desktop e notebook basati su OS X. Appannaggio del primo c'è anche la quantità di download effettuati in relazione alle 300 applicazioni più scaricate dai due store, e si tratterebbe di un numero triplo. Risultati su cui pesa, logicamente, l'immenso parco installato di Windows rispetto a Os X.

Il Mac App Store, per contro, ha dalla sua il pregio di veicolare applicazioni a pagamento in misura cinque volte superiore alle attuali capacità del Windows Store, dove però la percentuale di app gratuite è pari all'86% contro il 16% di quello di Apple. Al di là delle cifre, se Microsoft voleva una risposta tangibile e veloce degli utenti rispetto all'efficacia della sua proposta di applicazioni, i riscontri iniziali sembrano comunque essere positivi. (G.Rus.)

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi

301 Moved Permanently

Moved Permanently

The document has moved here.