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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2012 alle ore 19:32.

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Google ha risparmiato circa 2 miliardi di dollari in tasse l'anno scorso, grazie all'invio nel paradiso fiscale delle Bermuda di 9,8 miliardi di dollari del suo fatturato: è quanto emerge, secondo l'agenzia di stampa Bloomberg, attraverso i documenti presentati a novembre da una sussidiaria di Google in Olanda. Riparte la discussione su una strategia che permette in modo legale ad alcune aziende high tech in Europa di aggirare le maglie del fisco. Si tratta di una procedura esaminata a fondo da indagini giornalistiche. Il primo passaggio è chiamato Double Irish: richiede di avere due società con sede in Irlanda, dove è stata introdotta una tassazione più favorevole per incentivare l'arrivo di aziende. Poi, il denaro viene inviato alle Bermuda, attraverso un passaggio in Olanda (Dutch Sandwich). Sono itinerari finiti di recente nel mirino di alcuni Stati.

Nel Regno Unito, ad esempio, il colosso di Mountain View genera un fatturato di 4,1 miliardi di dollari, ma versa tasse per circa 9,6 milioni di dollari attraverso il "doppio irlandese" e il "sandwich olandese". Google replica alle critiche ricordando il contributo all'economia locale e online. Genera occupazione: in Gran Bretagna ha circa 2000 dipendenti e ha aperto uffici a Londra nella Tech City. In Germania sono poco più di 700 le persone che lavorano per l'azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin.

Ma il fronte delle grane giudiziarie è più ampio. Negli Stati Uniti l'authority antitrust Ftc esamina un dossier per valutare le accuse sulla concorrenza sleale nei settori verticali della ricerca online per viaggi e shopping: a ricevere critiche è stata anche la gestione del sistema operativo Android, ritenuta poco aperta verso i concorrenti. In Europa è aperto un fascicolo per abuso di posizione dominante e procedono i dialoghi per trovare un terreno di accordo con il gruppo di Mountain View. In Germania, invece, una proposta di legge prevede che Google paghi gli editori quando gli utenti cliccano sulle anteprime (snippet) degli articoli raccolti dal suo motore di ricerca per le news.

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