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Questo articolo è stato pubblicato il 14 gennaio 2013 alle ore 14:59.

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di Biagio Simonetta

In attesa di un iPhone low cost che possa raggiungere quella fetta di mercato saldamente nelle mani di Samsung, Apple pare pronta a lanciare due nuovi prodotti. Secondo alcune indiscrezioni che da qualche ora rimbalzano in rete, la casa di Cupertino starebbe concludendo i dettagli del nuovo iPad (quello di quinta generazione), e dell'iPad mini 2, che stavolta dovrebbe avere l'attesissimo display retina. Fin qui tutto abbastanza scontato. Sorprendente, invece, è la tempistica con cui tutto ciò potrebbe avvenire: molto più presto di quanto si possa immaginare. A marzo, anticipando ogni aspettativa di mercato.

A esserne certo è Brian White, analista di Topeka Capital Market. «I nostri controlli al CES - riferisce White - ci indicano che Apple rilascerà l'iPad 5 e la seconda generazione di iPad mini nel prossimo mese di marzo».

Come saranno i nuovi tablet di casa Apple? Per quanto riguarda l'iPad mini, le dimensioni dello schermo dovrebbero rimanere uguali a quello lanciato nello scorso ottobre. Cambieranno, però, la risoluzione (che potrebbe essere aggiornata a 2048 x 1536 grazie al nuovissimo display retina) e il processore (è previsto l'utilizzo di un dual core A6X) molto più veloce di quello attuale.

Per quanto riguarda il fratello più grande, cioè quello che sarà di fatto l'iPad di quinta generazione, dovrebbe essere più piccolo e leggero di quello ora in commercio. Qualche millimetro che servirebbe a renderlo più leggero e con un design ancora più innovativo.

Per ora solo rumors, anche se molto attendibili. Sicuramente se Apple deciderà di rilasciare i nuovi iPad a marzo, la nuova strategia della casa di Cupertino sarà abbastanza chiara. Dimentichiamoci i tempi in cui Steve Jobs compariva sul palco una volta all'anno per presentare i nuovi prodotti. Ora Apple pare orientata ad accorciare i tempi, programmando un grande evento almeno ogni sei mesi. Del resto, lo impone il mercato. La crescita esponenziale di Android, e conseguentemente quella di Samsung, mettono in seria discussione la leadership del mercato mobile. E sono vietati i tempi morti.

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