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Questo articolo è stato pubblicato il 17 gennaio 2013 alle ore 11:11.

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(Afp)(Afp)

Arriva anche negli Stati Uniti la sperimentazione delle chiamate vocali con l'applicazione Messenger di Facebook: gli utenti di iPhone possono raggiungere i loro contatti attraverso la rete di telefonia mobile o con Wi-fi. I destinatari delle comunicazioni devono aver installato l'app di Messenger. Per il suo telefono il social network sembra scommettere sul software più che su un suo smartphone: attraverso l'icona con le due nuvolette si ritaglia uno spazio crescente nei sistemi operativi iOs di Apple e Android di Google.

E in questo modo aggiunge un altro strumento alla cassetta degli attrezzi per convincere gli utenti a restare nella sua piattaforma, dopo aver varato l'esplorazione con Graph Search.

Facebook aveva già iniziato i test in Canada. Negli Usa non è necessario un aggiornamento all'applicazione Messenger dall'App Store. Apre un altro terreno di confronto con molti big delle tecnologie che hanno già lanciato software per chiamate attraverso internet (o voip, acronimo di voice over internet protocol). Deve gareggiare con FaceTime di Apple, Skype di Microsoft, Google Voice, BlackBerry Messenger, Indoona di Tiscali. Secondo le stime di Juniper Research nel 2017 gli utenti voip degli over the top, come Facebook e Google, saranno un miliardo. È un fronte di attrito con gli operatori di telefonia mobile che denunciano una mancanza di compensazione per l'erosione del traffico voce.

L'evoluzione del social network online accelera. Ha bisogno di coinvolgere i suoi iscritti: ai giochi aggiunge le domande da sottoporre alla conoscenza collettiva attraverso Graph Search. Il passaggio verso il voip richiede una solida architettura e un lungo percorso di sviluppo tecnologico. Facebook è un immenso laboratorio di sperimentazione per capire come cambieranno i grandi data center nei prossimi anni. In questi giorni ha rivelato i primi risultati dell'Open Compute Project: è ai suoi partner che affida il compito di costruire architetture hardware capaci di gestire Petabyte di dati. Google, invece, progetta da sé i suoi server e ha avviato inoltre a Kansas City un'iniziativa per fornire internet ad alta velocità agli abitanti. Tanto da richiamare startup che hanno aperto la loro sede in città. Anche sui big data i due colossi, Facebook e Google, annunciano un duello appena alle prime battute.

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