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Questo articolo è stato pubblicato il 22 gennaio 2013 alle ore 20:15.

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Negli ultimi anni Dell ha anche avviato una campagna acquisti consistente: l'azienda ha preso pezzetti del mercato di nicchia dei pc per gamer (Alienware) ma anche decine di società che si occupano di segmenti di tecnologia utili per il mondo del networking, dello storage, della security, dei thin client (come Wise), e di vari altri settori come Quest Software, Clerity, Gale e Credant. Il consistente bottino di tecnologie è costato a Dell circa 15 miliardi di dollari spesi in pochi anni.
Sempre famosa per la sua offerta build-to-order e per la garanzia del suo eccellente servizio di assistenza (Dell garantisce interventi risolutivi in 24 ore), l'azienda sembra però soffrire una cronica mancanza di direzione: hardware, servizi e adesso in prospettiva software soprattutto per gestire le migrazioni tra versioni di Windows, oltre a partnership nei settori del networking e dello storage, diluiscono il valore delle offerte che sono comunque sempre orientate verso i due grandi partner strategici per le tecnologie di base: Intel e Microsoft.

Una evoluzione naturale potrebbe essere proprio quella di trasformare Dell nel partner per eccellenza di Microsoft nel settore server, pc e tablet -che tanto può contare su un altro alleato preferenziale nel settore telefonico (Nokia) - andando così a occupare uno spazio più circoscritto ma sicuramente redditizio. Almeno, se le premesse che Microsoft auspica di un 2013 molto positivo per Windows 8 si avvereranno realmente. Per evitare forti penalizzazioni sul titolo, rovesci di mercato e rimettere a posto i conti, il delisting potrebbe essere un'opzione, con un forte investimento di nuovi soggetti come Microsoft.

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