Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 24 gennaio 2013 alle ore 18:26.

My24

Contro Google, contro Facebook e contro le multinazionali di internet. Dopo la parentesi politica Renato Soru torna alla guida di Tiscali e in omaggio all'italianità tecnologica presenta nel giro di due giorni due prodotti: Indoona e iStella. Il primo un social network alla Facebook e il secondo un motore di ricerca alla Google. "Dal 2000 a oggi la rete italiana è tredici volte più grande. Non trovate strano che l'immagine dell'Italia nel suo complesso su internet sia affidata a big internazionali?".

Seduti accanto a lui al tavolo di un Hotel milanese ci sono quelli che Soru definisce i talenti italiani delle tecnologie: Luca Manunza (indicato come l'inventore della web mail), Domenico Dato (uno dei tre papà del motore di ricerca Arianna di cui paradossalmente non c'è quasi più traccia in rete) e Antonio Tuzzi che ha fatto parte del team che ha lavorato su netphone, uno Skype ante litteram lanciato in Sardegna."Loro sono esempi di quello che possiamo dare al digitale", chiosa Soru. E anche delle occasioni perse. Risalire o meglio tornare a competere sui social network con i giganti americani non sarà così facile. "Eppure - protesta l'ex presidente della Regione Sardegna - come mai in Russia non è Google a essere il primo motore di ricerca? E lo stesso avviene in India o in Cina?"

L'idea dell'esistenza di una via italiana a Internet è una suggestione che vivi dai tempi della New Economy e sopravvive fino ai giorni d'oggi. Le due idee di Soru però non sono una operazione di marketing. Indoona vuole essere a tutti gli effetti una applicazione che integra social, telefonia e video. Apparentemente è molte cose insieme: c'è un po' Skype, un po' Whatsapp, un po' Ustream, un po' di Twitter e un po' di Viber. Di nuovo però ha la possibilità di condividere i video live. Il servizio di live streaming si configura come una sorta di diretta. La nuova funzionalità è legata ad una applicazione chiamata Indoonacam, scaricabile dall'App Store e dal PlayStore e disponibile per smartphone Apple e Android. Per condividere i video in diretta è sufficiente installare Indoona 2.2, cliccare sul bottone "Live" per scaricare anche l'app Indoonacam (solo la prima volta), e successivamente è possibile condividere i propri video in streaming in qualsiasi momento.

Potenzialmente il servizio si configura come un network di trasmissione personale che sfrutta l'infrastruttura messa a disposizione da Tiscali. Difficile prevedere il successo di questa inziativa lanciata ufficialmente ad agosto ha raggiunto 1,2 milioni di utenti. Ma Soru il botto se lo aspetta con la versione 2.2 dell'applicazione. «Abbiamo aperto un ufficio negli Stati Uniti, a San Francisco proprio perché vogliamo essere dove i social network hanno più opportunità - ha raccontato Soru -. Ci credo e non voglio fissare scadenze troppo stringenti. Indoona può svilupparsi con tranquillità».

Più interessante e più ambizioso il motore di ricerca iStella. Soru lo definisce un progetto non globale per chi vuole raccontare l'Italia. L'algoritmo elaborato con l'expertise degli ex di Arianna ha già "in pancia" 3 miliardi di url e 180 terabytes di dati. Vuole un essere un motore che sa trovare meglio di Google i link dell'Italia e degli italiani. Per questo Soru ha già stretto accordi con archivi, enti e istituzioni, dal Ministero dei beni culturali alla Treccani. Tra le funzionalità più interessanti quella legate alle mappe. iStella usa le mappe di Nokia e quelle di archivi storici. Si può andare indietro nel tempo e osservare come è cambiato con gli anni il territorio italiano. Ma ancora più importante è la vocazione di iStella. "Non siamo una scatola nera vogliamo essere un progetto aperto che chiede partecipazioni degli utenti e usa i dati in formato open per offrire servizi". Una volta registrati gli utenti potranno infatti condividere foto e filmati e contribuire alla crescita di questo ecosistema che vuole essere italiano e per gli italiani. Il motore è ancora in fase di test ma Tiscali assicura che appena sarà a punto verrà messo online. Il lancio ufficiale potrebbe avvenire nelle prossime settimane.

Sia per Indoona che per iStella in questa fase conterà, anzi sarà cruciale l'effetto rete. Strappare utenti a Facebook e Google non può però essere il banco di prova definitivo. Se davvero esiste una italian way alle reti sociali e al digitale esisterà anche una qualche forma di dialetto tecnologico made in Italy. C'è chi la interpreta come una battaglia di retroguardia. Chi pochi anni fa pensava che internet fosse morta sotto i colpi delle app di pochi grandi, sorriderà di fronte alla sfida di Soru. Un assalto al cielo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi