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Questo articolo è stato pubblicato il 10 febbraio 2013 alle ore 08:12.
m5s
Online tutte le proposte di legge
La Pa digitale e l'open government sono da sempre tra i punti cardine del M5S. «Prima ancora che nascesse il Movimento 5 Stelle gli attivisti dei meet-up andavano nei consigli comunali con le telecamere per poi pubblicare i video delle sedute su internet», dice Paolo Romano, candidato alla Camera. «Adesso cercheremo di fare un ulteriore passo in avanti, pubblicheremo in rete tutte le proposte di legge prima che siano votate e chiederemo il parere e il contributo dei cittadini». Nel programma si spinge anche sulla digitalizzazione della Pa (Cup online, liste di attesa pubbliche online, strutture di accoglienza per uffici collegati a internet dislocate sul territorio), la cittadinanza digitale (accesso internet gratis per tutti), alfabetizzazione informatica nelle scuole, agevolazioni fiscali per il digitale (in particolare per il telelavoro). L'istruzione prima di tutto
Il programma non parla espressamente di startup. «Senza banda larga e larghissima non si possono avere startup, molte sono costrette a trasferirsi non potendo operare a causa delle carenze della rete», dice Romano. «Le startup possono nascere se c'è un retroterra di istruzione e ricerca. L'origine del processo deve essere la scuola. Poi devono intervenire organismi a carattere tutoriale sostenuti da pubblico e privato (fondazioni)». Banda larga per tutti
Nel programma si parla di riduzione del digital divide, a partire dalle scuole, e diffusione della banda larga anche con tecnologie come il WiMax. «Dare la banda larga a tutti è una precondizione. Servirebbe un minimo garantito da 1 Megabit, anche nelle zone rurali. Le città avranno bisogno di fibra e per attirare investitori è opportuno lo scorporo della rete Telecom affidandola a un gestore terzo che garantisca accesso e costi equi».
rivoluzione civile
Sinergie tra pubblico e privato
Nel programma ufficiale, Rivoluzione civile propone interventi solo in poche aree dell'Agenda. Non cita la pubblica amministrazione digitale o l'e-government, tra queste. Tuttavia, «crediamo che la svolta verrà solo se l'Italia varerà un sistema digitale completo e organico, che colmi gli attuali tasselli mancanti», dice Luigi Buoncristiani, candidato al Senato. «Solo così sarà possibile automatizzare i passaggi burocratici che affliggono i rapporti tra Pa, aziende e cittadini. È la logica degli open service, creare sinergie tra servizi digitali pubblici e privati». Secondo Buoncristiani, è importante anche l'ecommerce e in particolare «stimolare la crescita di sistemi per i micro pagamenti e facilitare gli acquisti online. Per sostenere la fiducia degli italiani nel digitale, penso a un sistema centralizzato di identificazione online, gestito da un ministero e collegato a un documento d'identità».
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