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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2013 alle ore 15:31.

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Un imprenditore canadese ha deciso di vendere la sua abitazione per 405mila dollari e accetterà pagamenti anche con i Bitcoin: sono monete digitali anonime e gestite attraverso un'architettura decentralizzata su internet. Nelle ultime settimane hanno richiamato l'attenzione per un rapido aumento nel valore degli scambi con valute reali. Ma di recente è intervenuto il Department of the Treasury degli Stati Uniti per ampliare i confini delle regolamentazioni anti-riciclaggio: analisti e commentatori mettono in guardia da facili entusiasmi.

Il Financial Crimes Enforcement Network è impegnato nel contrasto delle frodi finanziarie negli Usa e fa parte del Department of the Treasury. Ha annunciato un'estensione della normativa anti-riciclaggio. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal le società che distribuiscono o gestiscono transazioni in monete digitali dovranno conservare un elenco delle operazioni effettuate e saranno obbligate a notificare importi superiori ai 10mila dollari. Il principale mercato per lo scambio di Bitcoin è Mt.Gox, dove alla fine di febbraio le monete virtuali anonime valevano 32 dollari e nel momento in cui viene scritto questo articolo hanno raggiunto 71 dollari. L'Economist getta acqua sul fuoco e avverte che sembra in atto una bolla speculativa. Osserva che i nuovi utenti non acquistano Bitcoin per spenderli: al momento è un conio digitale che ha una diffusione molto limitata. Ad esempio, hanno preso il via da poco i primi esperimenti per il pagamento di servizi online, come ad esempio su WordPress o Reddit. Vengono adoperati inoltre per acquisti nel deep web. Una startup negli Usa, CoinLab, ha stretto un accordo con Mt.Gox, basato in Giappone, per semplificare le transazioni in Bitcoin, grazie alla partnership con la Silicon Valley Bank che mette le mani avanti e chiarisce di aver avviato un progetto sperimentale. Le applicazioni concrete sono poche anche presso le attività commerciali. Una bolla speculativa è già avvenuta nel 2011.

Quella dei Bitcoin è un'architettura estremamente complessa coordinata interamente da piattaforme online e da meccanismi di cifratura dei dati. È previsto che in totale ne saranno emessi gradualmente 21 milioni fino al 2140: al momento circa 10,8 milioni sono complessivamente in circolazione. Hanno conquistato una nicchia di sostenitori anche nelle community del software open source. E forse l'imprenditore canadese che vuole vendere la sua abitazione ed essere pagato con la moneta anonima ha ottenuto molta pubblicità senza spendere nemmeno un centesimo. Anzi, nemmeno un Bitcoin.

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