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Questo articolo è stato pubblicato il 29 aprile 2013 alle ore 14:22.

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C'era da aspettarselo. La mania da WhatsApp, chat di Facebook e così via sul cellulare ha superato, come numero di messaggi, il tradizionale sms. Entro la fine del 2013 saranno il doppio. Lo scrive oggi il Financial Times citando una ricerca della società di consulenza Informa. Emerge che nel 2012 i messaggi mandati gratuitamente da chi ha uno smartphone con un piano dati internet sono stati 19,1 miliardi in media al giorno, contro 17,6 miliardi di sms a pagamento.

I servizi di chat gratis si sono diffusi negli ultimi anni quando gli smartphone sono diventati di massa e gli operatori hanno iniziato a offrire tariffe abbordabili per avere internet in mobilità. WhatsApp è oggi popolarissimo, conta 200 milioni di utenti attivi al giorno e qualche settimana fa alcune indiscrezioni parlavano di un interesse di Google. Ci sono poi Viber e Kik, oppure iMessage di Apple, BlackBerry Messenger e la chat di Facebook (appena stata ridisegnata nell'applicazione per smartphone). A differenza degli sms, i messaggi sono gratuiti (WhatsApp su iOS di Apple costa 89 centesimi al momento del download) e offrono molto di più: condivisione di link, chat di gruppo, video e foto.

Per le telco la notizia non è certo inattesa ma è un campanello di allarme: sugli sms i margini sono sempre stati molto alti e non vengono compensati dalla sottoscrizioni di tariffe dati da una decina di euro al mese. Il quotidiano inglese dice che quest'anno il business degli sms genererà ancora 120 miliardi di dollari, tanto per dare un'idea della sua importanza. Gli sms, però, non sono vicini alla fine: le previsioni di Informa prevedono che i ricavi e il traffico globale continueranno ad aumentare fino al 2016.

La commissaria europea per le telecomunicazioni Neelie Kroes ha lanciato un allarmato twitt: «Le chat apps hanno superato globalmente gli sms. La mucca da mungere sta morendo. Tempo per le telco di svegliarsi e odorare il caffè del traffico dati». Il messaggio twitter della Kroes è stato rilanciato più di 500 volte in appena tre ore. Gli operatori, per adattarsi alla nuova epoca fatta di servizi dati a scapito della voce, dove i protagonisti sono nuovi attori di internet, puntano sull'offerta di servizi a valore aggiunto e la neonata rete ultraveloce Lte.

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