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Questo articolo è stato pubblicato il 30 maggio 2013 alle ore 22:30.

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Acqua fresca, abbondante e adesso anche potabile. Se la connessione internet sta diventando un servizio "utility" come quello fornito dall'acquedotto cittadino, Vodafone in Italia ha deciso di valorizzare la sua offerta contando non solo sulla qualità della connessione e la sua velocità, ma anche sulla sicurezza.

Nel corso di un evento stampa per la presentazione dei risultati di una ricerca sul tema "innovazione e sicurezza" curata da Filippo Renga, coordinatore degli Osservatori Mobile della School of Management del Politecnico di Milano, infatti, l'operatore di telefonia mobile e fissa ha annunciato la prima offerta europea di connessione dati "pulita", grazie al filtro a monte costruito in collaborazione tra alcune delle principali aziende hi-tech di security come l'americana Symantec, che mette in sicurezza in modo trasparente per gli utilizzatori sia i telefonini e i tablet connessi con tecnologia senza fili 3G e 4G, che le linee cablate Adsl di casa e ufficio.

Uno degli elementi caratteristici di questa fase di sviluppo delle tecnologie, ha spiegato Renga, è l'aumento esponenziale delle connessioni: i navigatori in mobilità nel nostro paese sono aumentati anno su anno del 25,6%, gli utenti di app sono aumentati del 33,5%, a fronte di 25-30 milioni di internauti tradizionali "nati" durante i quindici anni e più di sviluppo del web nel nostro paese, in meno di cinque anni ne sono nati altrettanti per i servizi mobili. E, parallelamente, è cresciuta anche la diffusione degli attacchi digitali, dei virus, dei furti di identità digitale, perché molto spesso gli utenti finali non si rendono neanche conto - e non sono educati a farlo, spiega Renga - che espongono i propri dati personali ai malcapitati. La situazione non è diversa nella PA, ad esempio, dove sono aumentati in tre anni del 300% i furti di dati digitali. E i sistemi operativi disponibili per il mondo della mobilità sono sempre più a rischio: secondo il Politecnico di Milano il numero dei software che attaccano i telefoni Android di Google è cresciuto di 10 volte in tre mesi, i virus a fine di lucro per telefonino sono passati da 3 nel 2007 a 173 nel 2012. Parallelamente cresce non solo il numero di italiani che navigano in mobilità, ma anche quelli che fanno affari, comprano, vendono, utilizzano la rete in mobilità per far girare soldi: nel 2012 sono cresciuti i servizi di biglietteria e di acquisto online in doppia cifra.

I crimini, secondo i dati della Polizia postale che nel nostro ordinamento si occupa di fare fronte a questo tipo di criminalità, sono cresciuti in maniera notevole. Nel 2012 ci sono stati 209 arresti e 5189 denunciati per truffe online. Il criminale insomma va a delinquere in rete.

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