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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2013 alle ore 20:41.

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Superman, l'uomo d'acciaio debutta al cinema. Lo abbiamo visto su Imax

Il film inizia e ti trovi proiettato in un altro pianeta, che per alcuni aspetti ricorda la rappresentazione cinematografica del futuro. Un uomo aiuta la moglie a partorire: è una scena intensa ma delicata, l'atmosfera mitologica. Kripton, questo il Pianeta in cui ci troviamo, sta per collassare e il neonato Kal-El viene spedito sulla Terra dai genitori per dare una speranza di sopravvivenza alla sua civiltà.

Il tutto avviene in uno scenario apocalittico: esplosioni di fuoco, spari spaziali e inseguimenti, il padre naturale di quello che sarà Superman (interpretato da Russell Crowe) che fugge a bordo di quello che sembra un volatile preistorico (una scena già vista in Avatar). La storia prosegue sul Pianeta Terra, l'adolescenza di Clark Kent (il nome "umano" di Kal-El) viene raccontata con una serie di flashback. Superman è interpretato dal muscoloso Henry Cavill: occhi di ghiaccio e faccia da bravo ragazzo come da copione. Regia di Zack Snyde (tra i precedenti: 300 e Sucker Punch) e produzione, con una parte di scrittura, di Christopher Nolan.

Il film fila liscio nella prima parte e tiene incollati allo schermo grazie alla massima espressione di effetti speciali, mentre la seconda è un po' troppo lunga e ridondante. Lo abbiamo visto in anteprima, in 3D, nella sala Imax inaugurata per l'occasione allo Skylline Center di Sesto San Giovanni (Milano). È la terza sala del genere in Italia, ma la prima che nasce ad hoc. Nel mondo le sale attrezzate sono 740. L'idea di realizzare e proiettare i film con la tecnologia Imax si è sviluppata su impulso di registri internazionale come J.J Abram, James Cameron e Christopher Nolan il quale, per primo, nel giugno del 2008, registrò alcune scene di Batman – Il Cavaliere Oscuro con questa tecnologia.

In che cosa consiste? Le telecamere IMAX garantiscono la più alta risoluzione al mondo grazie a pellicole dallo spessore doppio rispetto alle pellicole tradizionali (70mm). Notevole la qualità e l'intensità del suono, pure troppo: alla fine di un film del genere, con uomini volanti che si schiantano contro i palazzi alla velocità della luce, si esce con le orecchie che fischiano come dopo un concerto. Colpisce la dimensione dello schermo, che si estende dal pavimento al soffitto e da parete a parete. Ha inoltre una forma differente - più alto e curvo degli schermi tradizionali – e lo schermo è realizzato con una patina di argento che permette un'illuminazione più accentuata.

A un certo punto durante il film nevica, e sembra che nevichi veramente. Poi c'è un incontro tra Superman e Lois Lane, la giornalista che si appassiona alla sua storia fino a diventarne parte. In piedi, uno di fronte all'altro. Sullo sfondo il deserto: l'immagine toglie il fiato. Meno riuscito l'effetto sui primi piani, specie quando il cambio di inquadratura repentino e le scene veloci rischiano di disorientare.

Il film nella prima parte non delude le aspettative, mentre nella seconda ricalca cliché già indagati abbondantemente in Independence Day, l'ultimo Batman, Godzilla, Attacco al potere, Cloverfield, La guerra dei mondi, The day after tomorrow, 2012. Non può mancare Manhattan e i grattacieli che crollano. Alcune immagini ricordano il trauma impresso nella vita degli americani dall'11 settembre, con il fumo dei detriti che invade le strade. Per gli amanti del genere una conferma, per chi cerca qualcosa di nuovo un film certamente non indimenticabile.

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