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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2013 alle ore 15:05.

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Rafael J. Grossmann ZamoraRafael J. Grossmann Zamora

I favoleggiati occhiali di Google sono attualmente disponibili solo per pochi eletti, i cosiddetti "Google Glass Explorer" ai quali sono stati forniti in anteprima perché ne esplorassero i possibili utilizzi. Tra questi c'è anche un chirurgo che li ha usati per trasmettere in diretta un proprio intervento.

Si tratta di Rafael J. Grossmann Zamora, medico specializzato in chirurgia laparoscopica e già in passato coinvolto in esperimenti di telemedicina. Questa volta ha indossato i Google Glasses durante un'operazione di gastrostomia (inserimento di un tubo nello stomaco del paziente per nutrirlo artificialmente), riprendendo le proprie azioni attraverso gli occhiali e trasmettendo lo stream video a un iPad ("che si trovava a pochi metri, ma sarebbe potuto essere ovunque", specifica il dottore sul proprio blog), nell'ambito di un Google Hang-Out creato ad hoc.

Il tipo di operazione è stato scelto perché si tratta di un intervento di routine, in modo da evitare rischi nel corso dell'esperimento, il primo nel suo genere. Il paziente ha dato il proprio consenso, e le riprese sono state effettuate senza mostrare il suo volto né dare informazioni utili a identificarlo, nel rispetto della privacy. Il chirurgo ha mantenuto attiva la telecamera dei Google Glasses per tutta la durata dell'operazione, riprendendo e rendendo visibili sullo schermo sia le proprie azioni all'interno dell'addome del paziente, sia le immagini dell'endoscopia. Queste ultime sono state visualizzate indirettamente, riprendendo uno schermo, ma si sta mettendo a punto un sistema per consentire la trasmissione diretta. Tutto ha funzionato alla perfezione, nonostante quello che il medico stesso definisce "un allestimento casalingo".

"Eseguendo e documentando questo evento," ha dichiarato il chirurgo, "volevo mostrare che questo dispositivo e la relativa piattaforma sono strumenti sicuramente intuitivi, che hanno un grande potenziale in medicina, e specialmente in chirurgia, e potrebbero migliorare in modo molto semplice le consulenze intraoperatorie, l'apprendistato chirurgico e l'educazione medica a distanza".

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