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Questo articolo è stato pubblicato il 05 agosto 2013 alle ore 14:53.

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Londra, servito oggi il primo hamburger di carne artificiale

È stato cotto e mangiato in diretta in uno studio televisivo a Londra il primo hamburger realizzato grazie alle cellule staminali di un mucca, sviluppate in vitro fino ad ottenere i 140 grammi di manzo, "sintetico" ma indistinguibile - tranne per il sapore - dall'originale. Per produrre la carne, lo scienziato olandese Mark Post è partito da cellule staminali prelevate da un manzo, fatte poi moltiplicare e crescere in un liquido di coltura (di origine animale, ma si sta cercando un sostituto) e infine spinte a evolversi in tessuto muscolare. Il processo è durato tre mesi.

L'esperimento ha creato carne a sufficienza per un hamburger, cucinato con la sola aggiunta di sale e pepe. I buongustai fanno notare che non è molto buono, dato che è stato prodotto solo tessuto muscolare, mentre gran parte del gusto della carne è dovuto al grasso e al sangue.

Per il momento, inoltre, la carne artificiale non ha alcuna convenienza economica: per crearla sono stati spesi infatti ben 250mila euro, forniti da un anonimo finanziatore, il che ne fa probabilmente l'hamburger più costoso della storia. Post spera con questa esibizione di trovare nuovi fondi per le sue ricerche.

Lo scienziato ritiene che, una volta dimostrata la possibilità di produrre artificialmente carne commestibile, il prezzo di produzione scenderà rapidamente fino a diventare inferiore a quello della carne vera. E sta già studiando il modo di generare anche cellule adipose e persino ossee (per chi vuole rosicchiare una braciola artificiale), nonché di dotare la sua carne di un sistema circolatorio che consenta di produrla in grossi tranci (al momento cresce in sottili striscioline, poiché altrimenti il liquido nutriente non riuscirebbe a raggiungere le cellule).

La produzione di carne è attualmente sotto accusa per la sua scarsa sostenibilità: allevare bovini e suini occupa una quantità di suolo coltivabile sproporzionata rispetto alla quantità di cibo ottenuta, e produce in abbondanza gas che contribuiscono al riscaldamento globale. Secondo Post la carne artificiale risolverebbe questo problema, soddisfacendo le tendenze carnivore di molti esseri umani con un consumo di risorse che, secondo le prime stime, sarebbe molto inferiore di quello della carne autentica (dal 60% al 90% in meno). E senza far soffrire alcun essere vivente.

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