Ecco Arirang, lo smartphone su misura per la Corea del Nord

La Corea del Nord avrà un proprio modello di smartphone. La notizia è stata diffusa dall'agenzia di stampa ufficiale nordcoreana KCNA, riferendo di una visita del leader nordcoreano Kim Jong-un a una fabbrica di dispositivi elettronici.

Battezzato "Arirang" (dal titolo di una canzone popolare), il telefono userà il sistema operativo Android. Per ora non è dato sapere altro sulle prestazioni, anche se il leader ha vantato «l'alto numero di pixel» della fotocamera incorporata.

Nel suo discorso, Kim Jong-un ha elogiato «l'ingegno creativo e l'impegno patriottico» con cui dirigenti e operai della fabbrica hanno allestito un moderno procedimento di produzione di smartphone. Ne ha inoltre apprezzato il software «in stile coreano, che fornisce la massima comodità all'utente garantendo allo stesso tempo la sicurezza». Quest'ultimo riferimento fa pensare che il dispositivo sia in qualche modo controllabile dalla censura locale.

La notizia che lo smartphone sia effettivamente un prodotto nordcoreano è però già stata messa in dubbio. Analisti specializzati, come il blog North Korea Tech, sostengono che i macchinari visibili nelle immagini diffuse non sembrano adeguati a questo tipo di produzione, e che il fatto che non venga mostrato il procedimento di lavorazione implica probabilmente che sia stato commissionato in Cina, mentre in Corea del Nord avverrebbe solo il confezionamento.

Comunque stiano le cose, l'annuncio sembra significare la definitiva approvazione statale dell'uso degli smartphone, anche in un Paese come la Corea del Nord dove i mezzi di comunicazione sono rigidamente controllati.

L'uso di Internet è ancora a livelli molto bassi, ma sarebbe in rapida crescita dopo un accordo col provider egiziano Orascom, secondo cui quasi due milioni di nordcoreani hanno oggi accesso a Internet. Di recente Kim Joun-un era stato fotografato mentre usava un cellulare, destando molta curiosità su quale fosse il modello usato (i più propendono per un Htc).

Aveva destato molta curiosità, poi, in gennaio la visita in Corea di Eric Schmidt, presidente di Google (Big G è il "papà" del sistema operativo Android). Ufficialmente un viaggio del tutto privato. Chissà che, invece, non abbia lasciato qualche traccia.

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