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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2013 alle ore 12:55.

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Più mobile a prezzi stracciati: così Internet.org porterà la rete a 5 miliardi di persone

«Today, the internet isn't accessible for two thirds of the world. Imagine a world where it connects us all». É l'incipit che giganteggia sull'home page del sito Internet.org, iniziativa che raduna alcuni dei nomi più noti dell'universo tecnologico mobile (Facebook, Ericsson, Nokia, Samsung, Qualcomm) e che ha preso vita oggi. L'obiettivo di questa nuova coalizione? Portare nella grande Rete i circa cinque miliardi di individui che sulla terra ne sono al momento sprovvisti.

Oggi, si legge nel comunicato ufficiale che ha battezzato il progetto, sono solo 2,7 miliardi le persone che nel mondo hanno accesso al Web (un terzo degli abitanti del pianeta, per l'appunto) e l'adozione di Internet cresce a ritmi inferiori al 9% ogni anno. Un tasso di sviluppo da considerarsi inaccettabile. Per accelerare la velocità di adozione di Internet ecco quindi nascere un organismo che vede Mark Zuckerberg, cui è toccato l'onore di annunciarne la nascita, nelle vesti di paladino delle "vittime" del digital divide.

Costi più accessibili per il mobile Internet e traffico dati più leggero
Il numero uno di Facebook fa notare nel suo statement come vi siano ancora "forti barriere" nei Paesi in via di sviluppo al processo di condivisione di quella che lui chiama "knowledge economy". Con il mobile queste barriere possono venire meno. Sulla carta l'idea è quanto mai chiara e pure lodevole. Il compito cui attende Internet.org non è però dei più semplici e passa ovviamente per le mani degli operatori mobili, degli sviluppatori di app, dei produttori di device e anche dei governi.
Il punto di arrivo è quello di rendere possibile l'accesso alla Rete da telefonino a costi più accessibili (incentivando l'attività di tutti gli attori di questa industry) e di semplificare l'accesso ai servizi e alle applicazioni basic disponibili via cellulare (migliorando apparecchi, software e reti per trasmettere dati consumando meno banda, meno batteria e meno megabyte).

Le aspirazioni di Facebook e quelle di Zuckerberg
Che il traffico Internet da device mobile (in forte crescita su scala globale) sia ormai superiore a quello generato dagli accessi effettuati dai tradizionali computer è praticamente una realtà, almeno in determinati Paesi. Per Facebook, l'ipotesi che in Rete ci possano andare, via cellulare o mini tablet, ulteriori cinque miliardi di persone significa aumentare esponenzialmente il bacino di utenti da attirare al proprio social network. E quindi impattare significativamente il giro d'affari legato all'advertising on line.
Oggi, come rimarca il New York Times nell'articolo che ieri anticipava il varo di Internet.org, su Facebook si intrattiene un settimo della popolazione del pianeta e oltre la metà degli americani e degli abitanti dei Paesi sviluppati. Per Zuckerberg, la nascita di questa coalizione è quindi un altro passo in avanti per elevare se stesso nell'agognata posizione di "industry leader".

Le mosse di Google e degli altri
Catturare nuovi clienti nei mercati emergenti: questo il dogma che accomuna le grandi tech company, assillate dal problema di trovare nuova audience fuori dai saturi mercati di Stati Uniti ed Europa.
Google, come ricorda ancora il Nyt, ha già intrapreso la strada di combattere il digital divide per il proprio tornaconto lavorando a stretto contatto con alcuni carrier per abilitare l'accesso free ad alcuni suoi servizi e imbarcandosi nel Project Loon per garantire connettività a Internet da un pallone aerostatico. In campo social, Twitter ha stretto accordi con 250 compagnie telefoniche in oltre 100 Paesi per offrire accesso gratutito ai suoi servizi anche dai cellulari low cost. Nokia ha sperimentato con successo in Messico il bundle dell'accesso free a Facebook sui propri cellulari di prima fascia Asha e ora lancerà simili promozioni in India e Africa. La strada, anche prima dell'avvento di Internet.org, era di fatto già segnata.

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