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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2013 alle ore 16:14.

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Windows contro Android-iOs, missione impossibile - Microsoft compra i cellulari di Nokia - C'era una volta l'Europa dell'hi-tech - Il brand che riscattò un Paese

I numeri di mercato relativi al secondo trimestre 2013 dicono molto. Se non tutto. Windows Phone ha circa il 3,5 per cento delle quote di mercato negli smartphone in virtù degli oltre otto milioni di telefonini (il dato è di Idc) venduti nel periodo. La maggior parte di questi, e precisamente oltre l'80%, sono (come facilmente immaginabile) di Nokia. Il resto è più o meno equamente diviso fra Htc e Samsung.
Raffrontando il dato della market share di Microsoft con quelle di Google ed Apple non c'è partita: Android è arrivato al 79%, iOs è nell'ordine del 14%. BlackBerry è invece scivolata sotto il 3 per cento e tale flessione ha retrocesso la casa canadese al ruolo di quarta forza nell'ambito dei telefonini intelligenti (dietro Microsoft).

L'Os di Microsoft cresce più di tutti
C'è però un indicatore che fa ben sperare il gigante di Redmond, tanto più in prospettiva, quando le sinergie derivanti dall'acquisizione dei telefonini di Nokia saranno oliate e consolidate. L'indicatore in questione è la curva di crescita delle vendite di Windows Phone, pari al 77 per cento nel secondo trimestre (Idc) e superiore a quello di tutte le altre piattaforme operative oggi presenti sul mercato. Raggiunto il terzo gradino del podio, Microsoft ha oggi ottime possibilità di confermarsi prima alternativa al duopolio californiano ma è al contempo chiamata a fare un sostanziale passo in avanti in fatto di volumi. Il che significa, per Windows Phone, diventare una reale alternativa ad Android e iOs e, per i device Lumia (le cui consegne sono più che raddoppiate da marzo a giugno rispetto allo stesso periodo del 2012), diventare degni e apprezzati complementi dei Samsung Galaxy e degli Phone anche nelle strategie dei carrier.

La concorrenza cinese
Secondo Gartner, l'attuale portafoglio prodotti di Nokia, arricchitosi a luglio con il camera phone Lumia 1020 e comprendente i modelli Asha nella fascia bassa (là dove un tempo spopolavano i modelli Symbian), è ora completo sia sotto il profilo tecnico che per ciò che concerne il posizionamento sui listini. La concorrenza che dovrà combattere Microsoft non si chiama però solo Samsung, Google, Apple o BlackBerry (che sembra destinata a ritagliarsi un ruolo di nicchia). I produttori cinesi – Huawei, Zte e Lenovo in testa – vogliono giocare un ruolo di primo piano nel mercato smartphone; l'arrivo di uno degli executive di Android, Hugo Barra, alla corte di Xiaomi è segno che la voglia di conquistare l'occidente da parte di aziende finora impegnate solo localmente è tanta. E non va dimenticato come in campo sia sceso un potenziale grande outsider come Mozilla con il suo Firefox Os, piattaforma che ha già ricevuto (almeno nelle intenzioni) il favore di una ventina fra operatori e vendor mobili.

Nel 2016 si venderanno 200 milioni di telefonini Windows?
Stando alle stime di Gartner, lo scenario dei prossimi anni dovrebbe comunque sorridere a Microsoft. La rincorsa della piattaforma mobile di Redmond (le previsioni che seguono sono state stilate lo scorso ottobre) si manifesterà evidente alla fine di quest'anno e si concretizzerà di fatto nel 2016. Fra tre anni, su previsti 2,2 miliardi di cellulari venduti nel mondo, poco meno di 1,1 miliardi saranno basati sul software di Google, 266 milioni saranno iPhone e 207 milioni avranno a bordo Windows Phone. Se così fosse, Steve Ballmer (dimissionario Ceo di Microsoft) e Stephen Elop (Ceo di Nokia e suo possibile successore) avranno avuto ragione.

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