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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2013 alle ore 16:24.

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Che fine faranno i cellulari Nokia? Ecco che cosa resta del colosso finlandese

L'acquisizione della divisione prodotti e servizi di Nokia, e dunque dei telefoni, da parte di Microsoft non segna né la fine di Nokia come azienda né la fine del marchio. Rivedremo la scritta Nokia a bordo dei prodotti che nasceranno dopo l'acquisizione? È presto per una risposta definitiva, ma qualcosa si può già dire.

In base all'accordo tra le due aziende, Microsoft fa suoi i marchi Lumia e Asha. I primi sono gli smartphone nati dall'accordo di due anni e mezzo fa tra le due aziende: prodotti realizzato da Nokia, sistema operativo Windows Phone. La seconda gamma sono invece i cosiddetti feature phones, ovvero telefoni che fanno ben più delle telefonate, grazie a internet e applicazioni, ma con funzionalità e prezzo inferiori ai Lumia. Ebbene, Lumia e Asha non avranno più marchio Nokia. Avranno logo Microsoft o soltanto il nome che identifica i modelli? Ancora non si sa.

Nokia resterà comunque proprietaria del marchio Nokia, ma Microsoft ha un accordo di licenza decennale per utilizzarlo. Dove? Sui telefoni delle serie meno evolute, ovvero la Serie 30 e Serie 40. Non è detto che questo significhi che vedremo la scritta Nokia sui telefoni, potrebbe essere solo utile a Microsoft per la classificazione. C'è poi la complicazione che la piattaforma software Serie 40 è usata anche dagli Asha, quindi qui non resta che attendere quale sarà la scelta. Certamente un lavoro importante di Stephen Elop, ex ceo di Nokia e ora capo della nuova grande divisione device di Microsoft, che comprende anche il tablet Surface, sarà quello di offrire ai consumatori gamme di prodotti coerenti senza troppa frammentazione. Lo stesso ceo uscente Ballmer, ieri, ha detto che i nuovi telefoni dovranno avere nomi più brevi e incisivi.

E Nokia? L'azienda finlandese non potrà usare il marchio nel campo dei «device mobili» fino a dicembre 2015. Significa che dal primo gennaio 2016, nel caso in cui volesse tornare a realizzare telefoni, sarebbe libera di farlo con il proprio brand.

Quando all'azienda, le divisioni sono tre: prodotti e servizi (che va a Microsoft), Here (mappe) e Nsn, ovvero Nokia Solution Network, l'ex Nokia Siemens Network ora interamente rilevata dai finlandesi (reti e infrastrutture). In termini di ricavi, alla Nokia nuova resta la metà della Nokia vecchia. Non ha più i telefoni, ovvero la divisione più sofferente: se i conti del 2012 sono in rosso è a causa dell'emorragia in quest'area. Le altre aree hanno chiuso in utile. Resta all'azienda finlandese anche il business «advanced technology», che, spiega un comunicato, «esplorerà nuove opportunità con la ricerca, sviluppo e concept di prodotti in aree come la connettività, sensori e tecnologie materiali, così come il web e le tecnologie cloud». La divisione «continuerà inoltre a espandere il portafoglio di brevetti» dell'azienda.
Il quartier generale resterà in Finlandia. Esclusi i 32mila dipendenti che andranno a Microsoft, Nokia avrà circa 56mila lavoratori per il secondo trimestre 2013.

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