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Questo articolo è stato pubblicato il 18 ottobre 2013 alle ore 12:05.
L'ultima modifica è del 18 ottobre 2013 alle ore 12:32.

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Sui pericoli dell'assefuazione dei bambini alle nuove tecnologie si sono scritti molti libri, ma nessuno immaginava che l'ultimo della serie, che verrà pubblicato il 5 novembre, è opera di Randi Zuckerberg.

Randi è la sorella di Mark, il giovane miliardario under 30 inventore di Facebook, che proprio in questi giorni ha allentato le regole della privacy per gli utenti adolescenti per non farli migrare verso altre piattaforme come Snapchat o Twitter. D'ora in poi gli utenti minorenni del social network, al pari degli adulti, potranno scrivere post pubblici, visibili cioè anche agli iscritti che non fanno parte della loro cerchia di amici.

Mark, non ha ancora replicato pubblicamente all'iniziativa della sorella che non incoraggia l'uso della piattaforma che ha inventato, ma è ipotizzabile che non verrà molto apprezzata. Randi, che ha lasciato il suo ruolo di manager all'interno dell'azienda di famiglia nel 2011, è diventata madre di Asher, un bambino di due anni che stava soffocando nella tecnologia che lo circondava. L'estensione delle mie mani, racconta, era per il mio piccolo, significativa solo se era completata da uno smartphone. Una app sostituiva la ninna nanna, un'altra lo intratteneva al ristorante o nei momenti nei quali io ero alle prese con un tablet. Una vera ossessione (di famiglia).

Proprio per limitare l'intrusione di dispositivi elettronici, in troppi casi sostitutivi di giochi e affetti, che Randi Zuckerberg ha deciso di pubblicare "Dot". In quest favola si narra la storia di una «coraggiosa bambina di nome Dot, che sa come fare tapping su un tablet, sa condividere foto sui social network, sa scaricare e giocare con una app ma non riesce a prestare più attenzione a nessun altro evento che non sia sullo schermo di un pc. Ma con un piccolo aiuto riuscirà a scoprire la ricchezza del mondo vero che l'aspetta fuori».

L'ex manager di Facebook, ora mamma, scrittrice, produttrice di format video e ceo della Zuckerberg Media, pubblicherà contemporaneamente un altro libro che ha lo stesso intento, ma per un pubblico adulto. In "Dot complicated", altro manuale autobiografico, la sorella maggiore del re mida dei social network consiglia agli over 30 le modalità per riprendere il controllo della loro presenza online, e ai genitori offre una guida sull'importanza di insegnare ai figli come diventare dei cittadini digitali consapevoli, senza trasformare profilo e bacheca virtuale in un enorme database per inserzionisti. E chi poteva scriverne le regole meglio di lei, che per anni ha lavorato nella family business, e ne conosce le logiche e i pericoli? (l.b.)

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