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Questo articolo è stato pubblicato il 21 ottobre 2013 alle ore 12:52.
L'ultima modifica è del 22 ottobre 2013 alle ore 19:51.

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(Afp)(Afp)

La diretta del lancio di Apple è a questo indirizzo.

Manca poco all'appuntamento, il secondo in due mesi, con i vertici di Apple. Tim Cook e gli altri manager di Cupertino, dopo aver lanciato a metà settembre la nuova generazione di iPhone 5s e 5c, domani tornano sul palcoscenico a San Francisco per mettere in scena un altro degli eventi che hanno reso famosa l'azienda fondata da Steve Jobs. Il titolo di questa nuova "performance" aziendal-tecnologica è "We still have a lot to cover", Abbiamo ancora molto da fare (letteralmente, "molto da coprire").

Anche questa volta le aspettative sono molto e parecchie sono state anticipate da siti web con indiscrezioni e addirittura fotografie "rubate" negli stabilimenti di produzione cinesi ad apparecchi non ancora annunciati e tantomeno commercializzati. Come per l'evento dello scorso 10 settembre, molte delle novità che Tim Cook e i suoi annunceranno sul palco a partire dalle 19 ora italiana di domani saranno quindi già state svelate agli appassionati, mentre altre anticipazioni si riveleranno false.

Su qualcosa di quello che verrà presentato però ci sono delle certezze. In parte anche perché lo stesso Cook ha promesso questa estate che sarebbero stati lanciati questo autunno sia il nuovo sistema operativo per Mac OS X Mavericks che un nuovo Mac Pro, computer desktop super-potente, probabilmente dal prezzo molto elevato (si ipotizzano versioni tra i duemila e in cinquemila euro) con i processori Intel Xeon di ultima generazione.

Oltre a questi, arriveranno anche i nuovi iPad sia formato "normale", che mini. Gli iPad da 9,7 pollici di quinta generazione dovrebbero avere un design più "stretto" sui fianchi e simile a quello degli attuali iPad mini, processore A7 da 64-bit e schermo Retina. Niente Touch ID, il sensore per l'autenticazione con lettore di impronta digitale, che ha fatto la sua comparsa su iPhone 5s. Invece gli iPad mini vedrebbero arrivare un processore meno potente (A7X) e lo schermo Retina dei fratelli maggiori. Nuovo colori possibili: grigio siderale, argento e forse oro, come gli iPhone.

Apple deve poi aggiornare anche i portatili della linea professionale con i nuovi processori di Intel, gli Haswell già utilizzati sui MacBook Air presentati prima dell'estate. Insieme ai MacBook Pro e retina, anche i Mac mini (i piccoli ed economici Mac venduti senza monitor, mouse o tastiera, ma dalle buone prestazioni) vedranno probabilmente un aggiornamento con il processore Haswell dai consumi bassissimi ma dalla potenza paragonabile o leggermente superiore a quella della generazione precedente.

Tra i dettagli dell'ultimo minuto: Apple probabilmente potrebbe aggiornare (e addirittura alcuni sostengono mettere gratuita come su iOS) la suite iWork di applicativi per la produttività personale, che fa concorrenza a Office di Microsoft e di cui è pronta anche la versione via cloud computing utilizzabile via browser anche su PC. Intanto, proprio stamani è stata presentata una nuova versione "Golden master" del sistema operativo Mavericks (la versione definitiva che sino a pochi anni fa veniva utilizzata per stampare la versione su CD del sistema operativo, che adesso viene invece distribuito via Internet tramite il Mac App Store a una cifra probabilmente attorno ai 15 euro) per ovviare alcuni bug trovati dagli sviluppatori. Mavericks per il pubblico generalista dovrebbe essere rilasciata nella notte di domani, ora italiana, e dopo i primi momenti di fisiologico "ingorgo" per il download, sarà tranquillamente scaricabile.

Un altro dossier tecnologico che molti siti web stanno mettendo in luce in queste ore sarebbe l'aggiornamento per la Apple TV. Il piccolo media extender nero di Apple, che ha funzioni autonome ma comunque non paragonabili a quelle di un computer, dovrebbe essere aggiornato.

Molto improbabile invece che stia per arrivare quel televisore di Apple che tanti fantasticano e di cui aveva fatto cenno anche Steve Jobs nella sua biografia. Forse nel 2014 assieme all'orologio innovativo, dicono i bene informati, che invece non sono d'accordo sull'idea (probabilmente questa davvero balzana) di un iRing, un anello digitale in lavorazione ad Apple che farebbe da "centro di controllo" degli apparecchi dell'azienda, della futura casa digitale e, nel frattempo, anche di altre apparecchiature: potrebbe sostituire la chiave per aprire l'automobile o per pagare il biglietto dell'autobus e della metropolitana..

È possibile che Apple presenti anche altri prodotti "minori": ad esempio un monitor ad altissima risoluzione 4K da accostare al nuovo Mac Pro. E potrebbe essere anche il momento per mettere definitivamente in pensione l'iPod Classic, l'erede del vecchio modello con hard disk incorporato e rotella per selezionare le canzoni lanciato nel novembre 2001 e tutt'ora in produzione: dodici anni dopo le linee di produzione cinesi potrebbero smettere di assemblarlo ma sul palco della conferenza di San Francisco Tim Cook e i suoi potrebbero voler rendere onore al merito del prodotto che ha rimesso in carreggiata Apple trasformandola da una azienda sempre sull'orlo del fallimento per tutti gli anni Ottanta e Novanta in uno dei più grandi colossi aziendali del XXI secolo.

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