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Questo articolo è stato pubblicato il 02 novembre 2013 alle ore 10:10.
L'ultima modifica è del 02 novembre 2013 alle ore 10:43.

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Vatti a fidare dei regali: quel nuovo iPhone o Samsung Galaxy S4 che ci hanno messo nelle mani, con tanti auguri, potrebbe nascondere una spia. Per ascoltare tutte le nostre conversazioni e attività sul web. Già, i sistemi spia per cellulari stanno tenendo il passo con l'evoluzione tecnologica e sono lontani i tempi delle app da intercettazione per Symbian. Le nuove sono compatibili per Android, iOS (ovviamente se il prodotto ha subito jailbreak). E poi non solo registrano telefonate, sms, ma anche i siti che visitiamo, quello che facciamo su Facebook, Whatsapp, Skype, la nostra posizione gps… Un cavallo di troia a tutti gli effetti.

Si pone il problema di come installarlo sul cellulare della vittima. I veri agenti segreti possono contare su strumenti ad alto livello che installano l'app spia tramite sms invisibile o altri strumenti che sfruttano bug del sistema del cellulare. Chi non può sfruttare questi metodi evoluti, fa così: installa di persona il software sul cellulare altrui (genitori e partner lo possono fare facilmente, approfittando di momenti di distrazione). In alternativa oppure indurre la vittima a installarlo dopo averglielo mandato via bluetooth (tecnica nota come "social engineering"). Extrema ratio è regalare un cellulare già dotato di app spia. Soluzione costosa (da 900 euro in su), ma se la vittima usa cellulari Apple senza jailbreak c'è poco altro da fare. Potrà ricevere a Natale il nuovo modello iPhone, con tanto di jailbreak e software spia installato.

In generale, tutti questi software spia sono invisibili all'utente del cellulare (salvo essere beccati da antivirus, quando capita) e mandano via internet, su un server, i dati catturati (file audio delle telefonate, sms, località gps eccetera). L'utente che controlla il software spia può leggere queste informazioni da un sito web a cui accede con un proprio account, fornito dallo sviluppatore del programma.

Ma è legale?
Vediamo nel dettaglio come funzionano i software spia. Prima, però, una premessa legale: «per la legge italiana è illegale venderli, perché rientra nel concetto di "pericolo di reato". Stai mettendo in giro qualcosa atto a compiere reati. Alcune di queste società però sono sotto legislazione di Paesi dove è invece permesso farlo», spiega al Sole 24Ore Fulvio Sarzana, avvocato tra i massimi esperti di nuove tecnologie e privacy. Alcuni siti mettono le mani avanti dicendo che non sono programmi per intercettare ma da utilizzare come antifurto.

«Anche comprare e usare questi programmi sarebbe illegale. Ci sono però alcune ipotesi secondo cui l'uso potrebbe non portare a una condanna: quando a farlo sono i genitori nei confronti dei propri figli minorenni», spiega Sarzana. «Comunque facciamo attenzione. Tempo fa, la polizia ha indagato tutti i 2 mila acquirenti di un prodotto spia di una società di Bologna. Tra questi, la moglie di un governatore regionale che aveva regalato al marito due cellulari con la sorpresa…».

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