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Questo articolo è stato pubblicato il 21 dicembre 2013 alle ore 18:16.
L'ultima modifica è del 22 dicembre 2013 alle ore 16:18.

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(Afp)(Afp)

L'altro giorno Target aveva annunciato che quaranta milioni di suoi clienti si erano visti rubare i dati delle loro carte di credito clonata. Oggi la catena di grandi magazzini Usa ha cercato di farsi perdonare garantendo uno sconto del 10% sulla spesa a tutti i consumatori nel corso di questo fine settimana. «La fiducia dei nostri clienti è la nostra priorità e siamo impegnati a mantenerla integra», ha affermato ieri sera il Ceo Gregg Steinhafel, precisando che potrebbero essere interessate le carte utilizzate nei negozi Target tra il 27 novembre e il 15 novembre.

Il numero due Usa della grande distribuzione ha precisato che al momento non ci sono indicazioni che siano stati copiati i codici Pin della carte o che siano stati interessati i codici di sicurezza visibili sul retro delle tessere stese, rendendo così impossibile l'utilizzo delle carte per ritirare contanti o fare acquisiti online. Ma Robert Ahdoot, legale di un team californiano che sta già cercando di avviare una class action per conto dei clienti di Target, ha detto di avere testimonianze di utenti che hanno già registrato prelievi dai bancomat con le loro carte.

Intanto le carte di credito e di debito clonate a Target sono già disponibili sul mercato nero del web in "pacchetti" anche da un milione di pezzi, a prezzi che variano da 20 a 100 dollari l'una. L'invasione di questa ondata di carte era stata già segnalata in rete dagli esperti di sicurezza che, ancora prima dell'annuncio di Target, avevano segnalato la disponibilità di carte sui principali siti considerati piazze virtuali per i "ladri" digitali di carte. Poi è arrivata la conferma da parte dei grandi magazzini del furto di ben 40 milioni di tessere di debito e di credito.

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