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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 12:13.
L'ultima modifica è del 14 gennaio 2014 alle ore 18:57.

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Il motore di ricerca più usato al mondo, con tutto il potenziale pubblicitario che si porta appresso, basterebbe ad essere il business principale di molte aziende. Tra queste però non c'è Google che è sempre più intenzionata ad usare il web, vero e proprio collante per tutti i rami della propria attività, per espandersi su nuovi mercati.
La stampa internazionale riporta la notizia secondo cui alcuni emissari di Big G hanno incontrato la Food and Drug Administration (DFA, agenzia americana per l'alimentazione e i medicinali), rafforzando così le voci secondo cui Google – oltre ai dispositivi oculari per le patologie cardiache – si stia attivando con enfasi nel settore medico, non di certo l'unico comparto su cui si concentrano le attività dei Google X Lab, i laboratori top secret supervisionati da Brin in persona.
Ecco una carrellata delle attività su cui Mountain View punta o sulle quali, con ogni probabilità, punterà.

Abbigliamento e accessori
I Google Glass ormai non fanno più notizia, le scarpe "parlanti" che motivano chi le indossa oltre ad essere dotate di accelerometro e connettività bluetooth non sono – almeno allo stato attuale – neppure destinate a farne, così come lo SmartWatch, l'orologio hi-tech che porta alcune funzioni pratiche al polso di chi lo indossa. Sono piuttosto le applicazioni che nasceranno a corredo che faranno discutere, e non poco. Lenti per le rilevazioni dei parametri biologici, applicazioni per il pagamento elettronico degli acquisti, per la ricerca di parcheggio e tutta un'altra serie di piccoli lussi quotidiani. Un intero mondo da scoprire.

Medicine
iPierian, azienda che sta sviluppando terapie contro le malattie neurodegenerative ha raccolto 30milioni di dollari lo scorso settembre. Tra i nomi di chi ha aperto il portafogli figura quello di Google che ha partecipato anche al finanziamento della ricerca con cui la libanese Adimab intende creare una nuova generazione di antibiotici.

Auto
Oltre al progetto dell'auto che si guida da sola Google – in collaborazione con NVIDIA - ha stretto un accordo con General Motors, Honda, Audi e Hyundai per dotare le vetture di un sistema Android il quale, oltre a fornire indicazioni utili per il viaggio, consentirà anche di godere dell'intrattenimento tipico che ci viene offerto dalla tecnologia che maneggiamo quotidianamente.
La corsia privilegiata che unisce la Silicon Valley a Detroit sta però facendo storcere il naso a diverse associazioni di consumatori americane che già gridano alle violazioni della privacy. Se la tecnologia va incontro anche agli automobilisti rendendo l'esperienza di viaggio più piacevole e più facili le manovre di guida complesse, il rovescio della medaglia è la possibilità di tracciare gli spostamenti delle vetture e di potere ricostruire, nei casi più particolari, le dinamiche di un incidente.

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