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Questo articolo è stato pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 12:13.
L'ultima modifica è del 14 gennaio 2014 alle ore 18:57.

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La strada per la Luna
Il progetto Google Car, l'automobile senza conducente, è apripista per una sfida ben più grande, quella della creazione e interpretazione in tempo reale di algoritmi i quali, oltre a fare muovere in modo sicuro la vettura, aprono la strada ad altre applicazioni pratiche che appaiono essere senza limiti. Tra queste figura il Google Lunar X Prize, contest sponsorizzato da Big G al quale partecipano diversi team privati (tra i quali anche due squadre italiane) che dovranno fare arrivare sulla Luna un robot capace di documentare con fotografie e dati il proprio viaggio.

Internet per tutti
Si sviluppa nei cieli un altro imponente progetto di Big G, anche se ben al disotto dei 384mila chilometri che ci separano dal nostro satellite. Con il Project Loon Google intende portare internet nelle zone del Pianeta meno avanzate, grazie ad una rete di palloni aerostatici interconnessi che fungono da hub.

Hardware e software
L'acquisizione di Motorola Mobility ma anche le joint-venture strette con diversi produttori per il progetto Nexus, sono chiavistelli per entrare pesantemente nel nostro quotidiano ai quali, grazie soprattutto ad Android, siamo ormai assuefatti. Google da anni sta lavorando al progetto "Android Home", un sistema di domotica per controllare luci, elettrodomestici e sicurezza da uno smartphone. La casa sta al micro come l'internet delle cose sta al macro. Altro settore in cui Google giocherà ruolo da protagonista.

Scommesse col futuro
Big G punta su "ciò che sarà" e su più fronti. Da una parte per monitorare la Rete alla ricerca di indizi utili a comprendere ciò che potrebbe accadere, finanziando (insieme alla CIA) l'azienda specializzata "Recorded Future" e da un'altra parte, meno orwelliana, investendo in aziende quali "The Climate Corporation", che vende polizze assicurative contro i danni climatici, vera e propria incognita per chi vive di pastorizia e agricoltura. In totale Google ha stanziato 42milioni di dollari.

G come Google e come Green
Non ci sono solo i data center a impatto zero sui quali Big G ha investito somme ingenti, c'è anche l'acquisizione di Makani Power, azienda californiana attiva nell'estrazione di energia eolica in volo, tutti aspetti che formano il quadro di un progetto di più larghe vedute, nel quale Big G ha riversato un miliardo di dollari, che riguarda la ricerca e lo sviluppo di energie rinnovabili. Anche in questo caso al centro c'è la robotica, sollecitata per generare elettricità a basso impatto ambientale.

Robotica
Dai presunti progetti condotti nei laboratori di Google a ciò che è più visibile, come la recente acquisizione della Boston Dynamics, azienda attiva nella produzione di robot ispirati alla natura per raggiungere prestazioni di alto livello in termini di adattabilità, robustezza e stabilità.
Può quindi sembrare una diversificazione di investimenti ma c'è un fil rouge che tutto unisce; Big G sta preparando il terreno sui cui costruire i business del futuro, tanto da rendere advertising e motore di ricerca pagine di relativa importanza nel libro delle proprie attività. E la forte inclinazione alle discipline di automazione e robotiche fa parte del calcolo del rischio perché, come espresso da Asimov nelle leggi della robotica, un robot non può arrecare danno e non può disobbedire.

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