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Questo articolo è stato pubblicato il 24 marzo 2014 alle ore 15:26.

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Fine supporto Windows XP, a rischio banche e ospedali (AP Photo)Fine supporto Windows XP, a rischio banche e ospedali (AP Photo)

Un allarme corre sulla rete, rilanciato da testate come Financial Times e Businessweek: dall'8 aprile gli sportelli bancomat saranno a rischio di attacco informatico poiché scade il supporto Microsoft a Windows XP, utilizzato dal 95 per cento di loro (secondo dati di NCR, uno dei maggiori fornitori di bancomat al mondo). Il problema è in realtà più vasto di così, perché Xp domina in molte pubbliche amministrazioni e soprattutto è usato da molti ospedali per gestire il pubblico e macchinari di analisi e terapia. È difficile stimare l'entità del rischio, ma in generale un sistema che perde il supporto Microsoft non avrà più protezione contro falle di sicurezza che vengono via via scoperte. Malintenzionati possono sfruttarle per prendere il controllo dei macchinari.
In che modo? «I bancomat non sono connessi a internet, quindi in teoria il rischio è marginale. Il problema principale è che i bancomat diventano più instabili e quindi a rischio di non funzionamento. Inoltre se il sistema non evolve la banca non può offrire nuovi servizi ai clienti, supportati solo da nuovi sistemi», dice Andrea Rigoni, esperto di cyber security per il ministero dello Sviluppo economico. Il rischio di attacco hacker ancora più ridotto, inoltre, per quei bancomat che utilizzano la versione "embedded" di Xp, il cui supporto Microsoft finisce nel 2016. Una banca dovrebbe spendere almeno centinaia di euro per l'aggiornamento del sistema del bancomat; ancora di più se deve cambiare anche l'hardware, troppo vecchio per supportare nuovi sistemi.

Pericoli anche per i tanti terminali interni alla banca che utilizzano Xp e sono connessi alla rete. A Londra, a settembre scorso, cybercriminali sono riusciti a installare un apparecchio "keyboard video mouse" su un terminale e così sottrarre denaro da una banca, sfruttando le vulnerabilità del sistema.Il problema di attacchi e furti di dati personali si pone anche per le pubbliche amministrazioni, che usano Xp su terminali connessi alla rete (per esempio nei Cup per le prenotazioni e pagamento ticket). Ma non si tratta solo di attacchi hacker: c'è anche la questione di come aggiornare il software di terminali e macchine (per analisi e terapie) in modo da migliorarne la stabilità (riducendone il "downtime") e magari offrire nuove funzionalità utili ai pazienti. Un problema soprattutto in vista del percorso, voluto dall'Agenda digitale, verso la possibilità sempre più diffusa di prenotare, pagare e ricevere i referti via internet. Aggiornare i terminali e, soprattutto, le macchine di un ospedale è una procedura lunga, costosa e molto delicata. Gli ospedali italiani dovranno farci i conti.

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