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Questo articolo è stato pubblicato il 08 aprile 2014 alle ore 08:50.
L'ultima modifica è del 08 aprile 2014 alle ore 09:02.

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Bill Gates (Ap)Bill Gates (Ap)

La data del fatidico pensionamento di Xp è arrivato ma uno dei prodotti di maggior successo di Microsoft vanta ancora una quota di installato più che considerevole a livello mondiale. I dati più recenti resi noti da Net Applications, relativi al mese di marzo ed estratti sulla base dei comportamenti di 160 milioni di utenti unici e 40mila siti Web),, dicono infatti che il vecchio sistema operativo detiene ancora una fetta di mercato, seppur in leggero calo alle precedenti rilevazioni, pari al 27,69%. Fin qui nulla di nuovo sotto il sole. Il dato forse più interessante è un altro ed evidenzia l'impennata della base installata di Windows 7, salita di 1,46 punti percentuali al 48,77%. Come si spiega questa accelerazione? Risposta (quasi) scontata: con la migrazione a Seven della maggior parte degli utenti che hanno abbandonato Xp.

Nel mondo la quota di Windows è del 91%
E Windows 8? L'ultima edizione del sistema operativo di Microsoft continua a catturare utenti ma il problema è che la velocità di adozione della piattaforma è tutto tranne che molto veloce. La quota di installato combinata delle due versioni di Windows ha superato la barriera dell'11% (dal 10,68% del mese scorso all'attuale 11,3%) e la release 8.1 è arrivata al 4,89%. A chiudere il cerchio dei pc che operano con il software made in Redmond c'è il tanto vituperato Windows Vista, sceso ormai sotto la soglia del 3%. Nel complesso Windows porta a casa il 90,94% del mercato degli Os per pc; Mac Os di Apple si attesta sotto l'8% mentre i computer che girano con Linux sono l'1,5%
Il bilancio di Windows 8, a 18 mesi circa dal suo debutto, è a luci e ombre: le licenze vendute hanno abbondantemente oltrepassato quota 200 milioni. Sulla carta il numero sembra molto positivo. In realtà lo è solo in apparenza e in valori assoluti. Il confronto con Windows 7 (lanciato il 22 ottobre 2009) dice infatti che le copie di Otto acquistate o scaricate da utenti privati e aziende erano a metà febbraio 100 milioni in meno di quelle raggiunte (nello stesso arco temporale) dal suo predecessore, capace di toccare quota 240 milioni in soli 12 mesi. Un raffronto che, se non preoccupante, certo non può entusiasmare i vertici della casa di Redmond.

Gli ostacoli alla diffusione di Otto
Eppure Windows 8 aveva tenuto il passo di Seven per i primi sei mesi dall'annuncio, nonostante un'accoglienza da parte del mercato (utenti, addetti ai lavori, produttori partner, aziende) che si intuiva essere da subito abbastanza freddina. Poi il nuovo sistema operativo con interfaccia a mattonelle ha rallentato il passo, pagando anche le difficoltà da tempo conclamate del mercato dei personal computer tradizionali (il 2013 è stato il peggior anno in assoluto quanto a vendite di pc).
Le tante (troppe) perplessità sollevatesi sul conto dell'interfaccia di Windows 8 sono forse lo specchio della crisi di risultati di cui sopra. Molti di coloro che sono abituati a lavorare su un pc con mouse e tastiera non hanno ancora digerito l'idea di un software che si comanda con le dita sullo schermo. Il fatto che moltissime aziende continuino a preferire Windows 7 (e non poche sono ancora ferme a Windows Xp) è di per sè un ostacolo alla diffusione del nuovo sistema pensato in chiave touch, di cui proprio domani 8 aprile (nel giorno che sancise l'uscita di scena di Windows Xp) sarà reso disponibile l'atteso nuovo aggiornamento Windows 8.1 Update.

La strategia e la sfida di Nadella
Se Microsoft ha deciso di prolungare oltre il 31 ottobre 2014, termine entro il quale scatta il divieto di vendita di computer con a bordo le versioni consumer di Seven, la finestra che prevede per le aziende gli acquisti di pc Windows 7 un motivo ci sarà. Mettiamoci, infine, il semi-flop del tablet Surface, soprattutto la versione Rt, quella meno performante e priva del supporto alle vecchie applicazioni Windows. Il gigante di Redmond ha l'obbligo di garantire alla propria comunità di utenti un ecosistema di applicazioni mobili concorrenziale a quello di Google per Android e di Apple per iOs. Il Ceo Satya Nadella si è appena giocato il jolly di Office per iPad per non perdere ulteriore terreno nel business delle tavolette. Ma la sfida più grande dell'erede di Steve Ballmer è, se vogliamo, sempre la stessa: mantenere Windows il sistema operativo più diffuso a bordo dei computer. Soprattutto mobili. (G.Rus)

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