L'Italia dei robot, ecco leader e luoghi della ricerca

Chi è interessato a formarsi in questo campo e capire lo stato dell'arte nazionale può trovar utile il Libro Bianco della robotica in Italia, che l'Enea ha iniziato a realizzare nel 2012 e «che però – spiega il responsabile del Laboratorio Robotica, Claudio Moriconi - rappresenta un quadro ancora da completare, con il contributo di tutti i ricercatori». Il dossier dà quindi un primo spaccato della ricerca e individua otto aree principali in cui si concentrano gli attori.
La Liguria, uno dei poli più importanti della robotica (con Università di Genova, Istituto italiano di tecnologia, Cnr, Cmre di La Spezia). L'area torinese, con l'integrazione tra università (Politecnico di Torino) e industria (Comau, Prima). Il nord-est, polo dell'area più industrializzata del Paese (Politecnico di Milano, Università di Milano, Bicocca, Università di Bologna, Verona, Parma, Trento, Pavia, Bergamo, Padova). La Toscana, eccellenza nella ricerca (Scuola superiore Sant'Anna di Pisa, istituto "E. Piaggio" e Università di Pisa, Siena, Firenze). L'Italia centrale (Università politecnica delle Marche, Università di Perugia). L'area di Roma, una delle più vaste (Università La Sapienza, Tor Vergata, Campus Bio-Medico, Enea, Finmeccanica, Università di Cassino). Il sud Italia (Università di Napoli, Prisma Lab, Cnr Bari, Università Calabria, Lecce, Bari, Palermo). L'area di Catania, con la cooperazione tra l'Università e l'industria high-tech (ST Microelectronics).