Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2014 alle ore 12:08.
L'ultima modifica è del 07 maggio 2014 alle ore 16:13.

My24

D'ora in poi, a furia di scavare negli snodi della rete alla ricerca di bitcoin, ci si potrà imbattere in oro. Vero. A far scattare la corsa all'oro è la nuova criptovaluta lanciata in questi giorni in Canada: il Minacoin è una valuta basata sullo stesso protocollo del bitcoin, ma a differenza della parente più anziana è garantita da riserve costituite da scintillanti lingotti d'oro. Da oggi è possibile fare i preordini alla Mina Financial Inc, la società di servizi finanziari di Toronto che propone il nuovo strumento, con il proposito di unire i vantaggi di una sistema criptato e distribuito per l'autenticazione della transazioni finanziarie con la solidita del valore fisico del metallo giallo.

«Il bitcoin è una tecnologia sorprendente, è come se avessimo riproposto internet con dentro un sistema valutario - spiega Melvin Ng, una solida esperienza nel campo delle criptovalute e uno dei due fondatori di Mina Financial -. Ma il bitcoin come valuta può perdere valore nel corso di una singola seduta, mentre l'oro è in circolazione da circa 5mila anni». Di bitcoin si è parlato negli ultimi mesi proprio per le spaventosi oscillazioni di valore che ha avuto: dopo aver toccato un picco di 1.100 dollari lo scorso autunno oggi è attorno ai 430 dollari. E un anno fa valeva poco più di 100 dollari. Ma le polemiche si sono concentrate soprattutto sul sistema decentrato e senza autorità che non fornisce alcuna garanzia agli investitori, i quali rischiano di vedere evaporare i propri conti in bitcoin.

Ng e il suo collega David Gallo hanno proposto la loro soluzione: i due hanno comprato due lingotti d'oro da 400 oncie del valore di 1.050.000 dollari, posti a garanzia dei minacoin, la cui quantità di emissione sarà pari a 21 milioni di unità. Il che significa che ogni minacoin ha un "valore" di mezzo centesimo. Oggi partono i preordini per avere un'idea della consistenza della richiesta, mentre il lancio vero e proprio del mercato è previsto per giugno.

«Il minacoin è garantito al 100% dall'oro e almeno il 90% degli asset netti saranno sempre messi in riserva in oro fisico», precisa Ng. A differenza del metallo giallo il minacoin può viaggiare senza limiti (e in maniera del tutto anonima) su internet. Piuttosto che un sistema di pagamento, di fatto la nuova criptovaluta sembra costituire uno strumento per abilitare transazioni veloci di oro, anche se non è ben chiaro chi sia interessato a farlo. Non si capisce bene infatti quale sia l'utilità vera del minacoin per una contropartita che per sua natura è più strumento di riserva che non di scambio. E per di più bisogna vedere se, essendoci di mezzo l'oro, Mina dovrà ottenere delle autorizzazioni a operare. Le autorità finanziarie sono già all'erta.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi