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Questo articolo è stato pubblicato il 21 maggio 2014 alle ore 18:57.
L'ultima modifica è del 21 maggio 2014 alle ore 23:03.

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(Afp)(Afp)

Shopping Google a gonfie vele. Mountain View prevede di spendere 30 miliardi di dollari in acquisizioni straniere nel tentativo di espandersi in nuovi mercati. Lo afferma Google in una comunicazione alla Sec, rispondendo alle domande delle autorità su cosa intendesse fare con la liquidità a disposizione oltreoceano a quota 34,5 miliardi di dollari.

Sotto i riflettori per possibile evasione fiscale (accusa che l'accomuna a molti altri big Usa del settore) attraverso le filiali estere, ha comunicato direttamente alla Sec che una cifra tra 20 e 30 miliardi di dollari conservati fuori dall'America serviranno proprio all'acquisizione di altre aziende. Mountain View non ha comunque fornito un calendario delle operazioni né i nomi delle possibili prede.

Google ha speso nell'ultimo decennio circa 27 miliardi di dollari in acquisizioni, prevalentemente in patria, con la maggiore operazione che resta quella su Motorola Mobility, pagata 12,4 miliardi due anni fa. Google, che nella documentazione alla Sec ha anche sottolineato che "potrebbe" investire circa 4 miliardi di dollari in sedi e data center in giro per il mondo, alla fine di marzo aveva una cassa totale fuori dagli Usa di 34,5 miliardi di dollari (altri 25 miliardi sono invece in Usa).

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