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Questo articolo è stato pubblicato il 08 giugno 2014 alle ore 08:12.
Le auto pulite sono dunque già una realtà nei concessionari, ma in futuro lo saranno ancora di più, con incrementi marginalmente decrescenti. Come? Aumentando l'efficienza dei motori a combustione interna attraverso la riduzione della cilindrata e l'abbinamento con elettromotori per dar vita a sistemi ibridi plug-in, cioè quelli che possono marciare per qualche decina chilometri in elettrico ed emissioni (locali) zero anche in termini di CO2. E l'auto elettrica pura? Se ne parla nel pezzo in pagina ma il nodo resta quello dell'autonomia e del costo delle batterie e fintanto che questo nodo non verrà sciolto i motori a combustione interna saranno la scelta più sostenibile, anche dal punto di vista economico. L'elettrificazione di massa (non quella di auto di nicchia) è e resta un punto di arrivo molto spostato nel tempo anche per dare modo all'industria di digerire una semplificazione costruttiva dai drammatici riflessi occupazionali. E qui non stiamo parlando del passaggio dall'analogico al digitale nella fotografia ma di una profonda trasformazione industriale di almeno un ordine di grandezza maggiore per impatto sociale ed economico.
L'auto pulita è quella leggera: meno peso, meno energia per muoverla. Entrano in scena materiali come la fibra di carbonio o l'alluminio. Il tutto però va vestito: il design nell'auto gioca un ruolo cruciale e i nuovi materiali (ma anche le nuove tecnologie come i fari Led/Laser a stato solido) permettono ai designer di creare forme "impossibili". E non va dimenticato che l'automobile deve essere sicura, rispettare norme e crash test e solo con materiali innovativi e più evolute tecniche di progettazione sarà possibile ridurre le masse aumentando la sicurezza passiva. E non avrà certo la forma a ovetto dei veicoli di Google che si guidano da soli. L'autonomous driving: è questa la vera frontiera dell'automobile. Già adesso se ne vedono all'opera i primi prototipi (Audi, Volvo, Nissan per esempio) e in vendita ci sono vetture che già compiono funzioni automatiche e presto (meno di 10 anni) arriveranno quelle che potremmo parcheggiare con lo smartphone e il tablet, e quando le auto guideranno da sole, allora sì che il vecchio immutabile tergicristallo non servirà più ma solo se al volante ci sarà il computer.
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