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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2014 alle ore 21:08.
L'ultima modifica è del 11 giugno 2014 alle ore 22:42.

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(Ap)(Ap)

"Gamers, gamers, gamers". L'eco del celeberrimo appello "developers delevelopers developers" di "balmeriana" memoria è rimbalzato nella sale del Galen Center di Los Angeles. Microsoft ha aperto la nuova edizione dell'E3, la fiera del videogame più grande del mondo, concentrando tutte le energie sui giochi. Novanta minuti di presentazioni, demo, trailer e sequenze di gioco. Poche le sorprese da far saltare sopra la sedia, molte le conferme di qualità (da Halo a Sunset Overdrive), moltissimi gli sparatutto (troppi), qualche perla (Inside, dai creatori di Limbo) e pochissimi accenni a Kinect, la periferica per il rilevamento del corpo e della voce che doveva essere la novità qualificante della nuova macchina da gioco di Microsoft.

A otto mesi dal lancio della nuova console Xbox One, la chiamata alle armi di Microsoft al suo popolo di videogiocatori è apparsa più debole ma non meno convinta. Un cambio di rotta rispetto all'anno scorso con una maggiore consapevolezza che per recpuperare terreno rispetto ai rivale Microsoft deve ripartire dai giocatori. La line up di giochi presentati resta infatti ampia e corposa. Molte le esclusive tra cui Crackdown, Scalebound, Killer Istinct, Forza Horizon 2, Fable Legends (Lionhead Studios).
Come d'attesa Microsoft riparte da Halo, il Super Mario della Xbox. Poche novità sul nuovo Halo 5 mentre a novembre verrà lanciato Master Chief Collection che consentirà di giocare ai primi 4 capitoli della serie con qualità altissima.

Tra le chicche e i giochi degli sviluppatori indipendenti da segnalare Inside, nuovo gioco dei creatori di Limbo, Ori and the blin dei Moon Studios (un po' Child of Light e un po' Limbo) e l'italiano Nero della software house romana Storm in a teacup (esclusiva Xbox One). Una bella sorpresa, questa.

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