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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 08:06.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2011 alle ore 07:33.

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Alberto Micalizzi (Imagoeconomica)Alberto Micalizzi (Imagoeconomica)

Ma agli investitori continua a dire che tutto va per il meglio. Seppur con grande ritardo, da lui attribuito a «scrupolosi controlli», invia i Nav di dicembre, che lo confermano: i beni del fondo continuano ad aumentare di valore. Stessa cosa viene annunciata con i Nav al 13 febbraio.
La prima comunicazione ufficiale sui bond è del 20 febbraio 2009, quando il professore annuncia che, «allo scopo di proteggere i sottoscrittori, a metà dicembre abbiamo investito liquidità in eccesso in strumenti a reddito fisso con beni solidi come sottostante». Non scende in dettagli. Né dice di aver pagato in tutto 6,25 milioni di dollari per bond ai quali i Nav attribuiscono un valore di libro di 500 milioni.

Il 13 marzo 2009, in una conference call con i sottoscrittori, uno dei consiglieri esterni del fondo comunica che l'attivo è pari a 20 o 30 milioni di dollari a fronte di un'asserita consistenza di 550 milioni di dollari.
Gli investitori rimangono basiti. Micalizzi continua però a tranquillizzarli: ci sono i bond, li venderò e vi farò riavere i soldi - questione di poco. Un messaggio che da allora ha continuato a ripetere fino a quest'anno. È sempre questione di settimane, giorni, addirittura di ore. In effetti ai liquidatori arrivano potenziale offerte di acquisto dalla Turchia, dal Belgio, dal Canada. Tutte sponsorizzate da Micalizzi.
A chi gli dice che gli investitori fremono, risponde con questa email: «Iniziando azioni legali non riavranno i soldi indietro. Possono solo stimolare l'Fso (l'autorità di vigilanza inglese, ndr) a guardare nell'operazione che stiamo facendo, e a quel punto tutti possono mettere una pietra sopra le speranze di riavere i soldi indietro...

Evidentemente non hanno capito che devono calmarsi e agire in modo tattico. Sto e stiamo lavorando nell'interesse di tutti. L'operazione è possibile. Se mi danno il tempo porto a termine questa cosa. Se decidono di non darmelo mi fermerò. Ho detto questo anche a Dickson (il liquidatore NdR). Non è scritto da nessuna parte che io debba procedere con questa operazione. Sto facendolo su basi volontarie».
Ma le offerte si rivelano invariabilmente una più farlocca dell'altra. In un caso, quello dell'impresa turca Reta Finance A.S., Il Sole 24 Ore ha notato che il responsabile, tal Ogun Arci, risulta residente all'indirizzo di Daniele Palla, e cioé della stessa persona che per anni ha tentato di piazzare i bond-spazzatura.

Ovviamente nessuna di queste offerte di acquisto è mai andata in porto. Nel frattempo il tempo passa e nessuno se ne ricorda quasi più della vicenda. Tanto che Micalizzi prepara il suo ritorno sul mercato. Al Sole 24 Ore risulta che qualche tempo fa abbia iniziato un'attività informale di consulente di un fondo creato a Londra da Giorgio Salvati, uomo d'affari italiano con esperienze a Dubai.
Adesso però il pm Robledo e il Tributario di Milano potrebbero avergli messo il bastone tra le ruote.

Aggiornamento del 13 marzo 2018
Il procedimento penale per truffa aggravata, nei confronti di Alberto Micalizzi, avente ad oggetto la gestione dei fondi inglesi Dynamic Decisions, già pendente davanti alla Procura di Milano, che ne aveva chiesto il rinvio a giudizio, si è definito con sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, pronunciata in data 7 novembre 2017 dal Gup, Dott. Fanales.

cgatti@ilsole24ore.us


Aggiornamenti del 13 marzo 2018 e del 13 luglio 2022, qui riepilogati l’8 settembre 2023:
1) Il procedimento penale per truffa aggravata, nei confronti di Alberto Micalizzi, avente ad oggetto la gestione dei fondi inglesi Dynamic Decisions, già pendente davanti alla Procura di Milano, che ne aveva chiesto il rinvio a giudizio, si è definito con sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, pronunciata in data 7 novembre 2017 dal Gup, Dott. Fanales.
2) In data 21 aprile 2022 la Corte di Cassazione ha prosciolto definitivamente il dott. Alberto Micalizzi anche dall’accusa residua di associazione per delinquere.

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