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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2010 alle ore 17:44.
L'ultima modifica è del 24 maggio 2010 alle ore 17:51.
La settima tappa del Giro d'Italia rivoluziona ancora una volta la classifica. In maglia rosa torna il kazako Alexandre Vinokourov, che l'aveva persa nella cronometro a squadre, proprio a vantaggio di Vincenzo Nibali. Un passaggio di consegna tra i due nella tappa finora più dura del Giro a causa del maltempo con Vinokourov che si dimostra il più forte sullo sterrato, anche se nel finale si è dovuto però inchinarsi allo sprint del campione del mondo, l'australiano Cadel Evans. Sfortunato il messinese, che sulle strade della sua regione di adozione, nella tappa dedicata a Bartali, è stato messo fuori causa da una caduta.
Una beffa per Vincenzo Nibali questa settima tappa del Giro d'Italia. Per il messinese era il primo banco di prova. Nibali è caduto in un tratto in discesa a 35 km dall'arrivo e ha dovuto cambiare la bici. È stato scortato dai compagni di squadra, prima da Agnoli poi da Basso. Al traguardo il suo ritardo era di circa due minuti. In classica Nibali adesso ha 1'33« dal kazako.
Splendida tappa per Damiano Cunego, secondo all'arrivo e sempre protagonista, e Michele Scarponi, autore di una grande rimonta dopo un'altra caduta.
Domani, domenica, si parte da Chianciano per arrivare in salita al Terminillo dopo 189 chilometri.