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Questo articolo è stato pubblicato il 13 settembre 2010 alle ore 19:41.

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LoppianoLab per innovare il PaeseLoppianoLab per innovare il Paese

Economia, cultura e formazione in rete per offrire all'Italia un contributo innovativo e articolato alla crisi. Sì, perché oggi, nell'era della modernità "liquida" e al grido di "stay connected" a tutti i livelli, persino l'economia non può fare eccezione: funziona tanto in quanto è "interconnessa".

Parte di qui la sfida di LoppianoLab, evento multi-spazio che apre le porte dal 16 al 19 settembre prossimi a Loppiano (FI), la cittadella toscana dei Focolari, da 45 anni centro di sperimentazione multiculturale, sociale ed anche economica, soprattutto da quando è nato anche il Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti, punto di convergenza delle aziende italiane che operano secondo il progetto di Economia di Comunione (EdC).

Nata 20 anni fa da un'ispirazione di Chiara Lubich, fondatrice dei Focolari in seguito al contatto con la drammatica povertà delle favelas brasiliane, oggi conta circa 600 aziende aderenti. In Italia sono 200 e mettono liberamente in comune i profitti secondo tre scopi e con pari attenzione: sostegno a persone o comunità indigenti; diffusione di una cultura fondata sul "dare" piuttosto che sull'avere e, naturalmente, lo sviluppo dell'impresa, creando posti di lavoro e ricchezza e orientando l'intera vita intra ed extra aziendale verso il bene comune.

LoppianoLab: iniziative e percorsi d'innovazione
Sono quattro gli eventi che il "laboratorio" di LoppianoLab mette in cantiere: la Convention e l'Expo delle aziende EdC, l'appuntamento annuale del gruppo editoriale Città Nuova e l'evento centrale della manifestazione: il convegno "Quale Paese, quale unità?".
I promotori sono il progetto di Economia di Comunione unitamente al Polo Bonfanti che ne è espressione; il Gruppo editoriale Città Nuova, l'Istituto Universitario Sophia (con sede a Loppiano) che, pur giovane, è frutto di una sperimentazione culturale decennale e naturalmente i centro internazionale di Loppiano.

"I due appuntamenti economici di LoppianLab, la Convention e la Expo delle aziende che aderiscono al progetto di Economia di Comunione – non vogliono essere un occasione esclusivamente commerciale – precisa Eva Gullo, consulente aziendale e presidente da un anno e mezzo della società per azioni "E.diC – bensì una risposta innovativa alla crisi economica ed un'occasione per rendere visibile il progetto di Economia di Comunione e il Polo imprenditoriale Lionello Bonfanti che ospita 20 delle aziende italiane EdC".

Cinque ambiti d'interesse faranno da filo conduttore: qualità nei prodotti e nei servizi, energia e ambiente; etica e sostenibilità del mercato finanziario; tecnologia e nuovi modelli organizzativi aziendali e interaziendali; società e salute. Questi percorsi saranno sviluppati attraverso mostre, laboratori, tavole rotonde e numerose testimonianze di aziende che realizzano nel quotidiano il progetto EdC, per offrire piste di crescita delle persone, delle comunità aziendali e del territorio.

Un'occasione per incontrare i protagonisti dell'EdC italiana – imprenditori e dipendenti, lavoratori e studenti, azionisti e quanti sono interessati al progetto – per guardare al Paese e maturare proposte di sviluppo. "Perché la proposta EdC – spiega l'economista Luigino Bruni, docente all'università Milano-Bicocca e teorico dell'EdC – segnala uno sforzo culturale e teorico per giungere a un nuovo modello economico che non si limiti alle riflessioni sull'azione individuale e sull'impresa, ma dia vita a logiche e progetti di sviluppo quali contributi per quel nuovo ordine economico ambientalmente, socialmente ed eticamente sostenibile. Proprio quello che oggi tutti cercano e che è sempre più urgente trovare".

LoppianoLab, dove "Lab" sta per laboratorio, ovvero un ambiente attrezzato per avviare sperimentazioni inedite e anticipare possibili futuri e il piccolo centro di Loppiano con i suoi 850 abitanti provenienti da una settantina di Paesi del mondo, è diventato, nei suoi ormai 45 anni di vita, luogo di sperimentazione di convivenza e formazione al dialogo tra persone di nazioni, etnie, culture e religioni diverse; una realtà quanto mai cruciale in questo passaggio storico per l'Italia (e non solo). E' da questo humus che si sviluppa anche il convegno del 18 settembre "Quale Paese, quale unità? Innovare in economia, formazione e cultura". L'obiettivo è tracciare piste per offrire una nuova visione di unità del Paese, nel rispetto delle identità economiche e culturali locali.

"Intendiamo inscriverci responsabilmente e con coraggio – spiega il prof. Mons. Piero Coda, preside dell'Istituto Universitario Sophia di Loppiano e tra i protagonisti del convegno – nella ricerca culturale e nella produzione sociale che ci vedono oggi impegnati con urgenza in Italia, ma anche in Europa e nel mondo. Desideriamo articolare insieme una parola originale e dei percorsi praticabili da offrire al dialogo, al confronto, alla condivisione, sulla scia del carisma dell'unità".

LoppianoLab lancia dunque la sua sfida: tutti siamo responsabili di tutti e pienamente coinvolti nel cercare risposte nuove e concrete alle domande urgenti che ci interpellano.

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