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Questo articolo è stato pubblicato il 10 gennaio 2011 alle ore 12:47.
Il Portogallo non avrà bisogno di aiuti finanziari esterni, nonostante i suoi oneri finanziari in crescita a spirale. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze spagnolo, Elena Salgado, stamattina in un'intervista con la stazione radio Cadena Ser. «Per il Portogallo - ha detto la Salgado - non sarà necessario un piano di salvataggio».
«Penso che il Portogallo non avrà bisogno di piani di sostegno, perché è impegnato sulla strada giusta per rispettare i suoi impegni», ha sottolineato il ministro spagnolo (teme una perdita di valore dei bond sovrani lusitani detenuti dalle banche private spagnole). Il paese «ha debolezze strutturali, ma sta per portare a termine le riforme che occorrono».
Dopo la Grecia e l'Irlanda, il Portogallo é considerato il prossimo paese che probabilmente sarà costretto a ricorrere a un aiuto esterno, nonostante le ripetute smentite e l'istituzione di un rigoroso programma di austerità per riportare il disavanzo pubblico dal 7,3% nel 2010 al 4,6% il prossimo anno.
Le parole del primo ministro portoghese José Socrates, che ha ribadito venerdì che il deficit del paese si sarebbe ridotto al 7,3% del Pil nel 2010, non sono riuscite a rassicurare gli investitori. Il governo tedesco ha smentito domenica il proprio desiderio di forzare il Portogallo a cercare l'assistenza finanziaria nell'ambito del piano di salvataggio europeo, come aveva invece scritto il settimanale Der Spiegel.
I timori degli investitori per il Portogallo e per la capacità del paese di risanare le finanze pubbliche si stanno ora diffondendo anche alla Spagna, anche se Elena Salgado ha ricordato che il deficit per il 2010 sarebbe stato leggermente inferiore al dato previsto del 9,3% del Pil.
Si impennano gli spread tra i titoli periferici e il Bund tedesco
Però gli investitori restano scettici: gli spread sui rendimenti tra i bond dei paesi periferici dell'eurozona e i Bund sono in netto aumento Timori anche per il Belgio dopo l'ennesimo fallimento dei mediatori per la formazione di un governo nazionale. Il Belgio, che con il Portogallo è tra gli osservati sul debito pubblico, amplia lo spread rispetto al bund. Il titoli di stato decennali belgi hanno allargato il differenziale di 12 punti base a 140,1. Soffre anche il Portogallo con uno spread salito, rispetto al bund, di 4 punti base a 427,2. Invariato il differenziale dei bond decennali di Spagna (268,7). Mentre è in calo di 6 punti base lo spread tra i BTp italiani a 10 anni e il rispettivo Bund (194).
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