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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2011 alle ore 10:00.

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L'effetto Libia si fa sentire sui carburanti anche oggi. È notevole l'incremento per la benzina e il diesel di Eni, che in un sola battuta aumenta i listini di due centesimi al litro, stando a quanto emerge dalle rilevazioni di Quotidiano Energia. Il leader di mercato in Italia, che porta così la verde a 1,536 euro e il gasolio a 1,426 euro, nell'occasione non è però solo, visto che anche Esso e Q8 aumentano entrambi i prodotti di un centesimo. Intanto, la benzina al Sud è arrivata a 1,565, oltre il record del 2008.

Nel dettaglio la media dei prezzi praticati della benzina va dall'1,521 euro degli impianti IP e Tamoil all'1,536 di Eni, con i no-logo fermi a 1,445 euro. Per il diesel invece si passa dall'1,410 euro delle stazioni di servizio Tamoil all'1,426 rilevato negli impianti Eni, mentre le no-logo sono a 1,355. Il Gpl, infine, si posiziona tra gli 0,789 euro registrati nei punti vendita Eni allo 0,799 euro degli impianti Q8 (0,771 euro/litro le no-logo).

Secondo Quotidiano Energia, la volata del greggio, con il Brent che ieri è arrivato fino a 120 dollari al barile, è foriera di ulteriori salite nel prezzo dei prodotti in Mediterraneo: la benzina ha raggiunto i 975,50 dollari a tonnellata (+11,50), il diesel i 963,25 (poco meno di 20 dollari in più rispetto alla precedente quotazione). Staffetta Quotidiana ricorda che questa mattina Eni ha messo mano ai listini per la terza volta nel giro di otto giorni. In questo modo, in poco più di una settimana i prezzi Eni sono aumentati di ben 4 centesimi al litro, toccando livelli che l'ultima volta si erano registrati nel luglio del 2008, prima dello scoppio della crisi finanziaria internazionale.

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