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Questo articolo è stato pubblicato il 02 marzo 2011 alle ore 06:42.

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Export manager, responsabile amministrativo e finanziario: sono le figure professionali più ricercate dalle imprese nel segmento del middle e top management, secondo le rilevazioni dell'osservatorio di Michael Page International che nel primo bimestre 2011 ha registrato un incremento di richieste del 27% rispetto allo stesso periodo del 2010.
Nonostante la crescita restiamo lontani dai valori precedenti allo scoppio della crisi che ha avuto pesanti ripercussioni anche per i manager. «Il dato è superiore alle attese – spiega il direttore generale Tomaso Mainini – prevediamo una conferma di questi valori nel primo semestre, con un incremento da settembre. È probabile che nell'estate del 2012 si torni sui livelli normali, precedenti al picco negativo del 2009». La richiesta di profili dirigenziali medio-alti nel primo bimestre ha riguardato anzitutto il settore Sales&Marketing (+27%), secondo l'osservatorio della società di recruitment di personale specializzato. «Nel commerciale e nel marketing si sono aperte molte possibilità – continua Mainini – tra le aziende la figura più richiesta è quella dell'export manager, grazie alla crescita d'interesse per i paesi emergenti come il Brasile, l'India e la Cina».
Tra gennaio e febbraio segnali in controtendenza sono arrivati da due settori particolarmente colpiti dalla crisi, quello dell'Engineering – con un aumento del 30% di richieste di profili tecnici, grazie alla spinta proveniente soprattutto dalle piazze di Bologna e Torino dove l'automotive sta dando i primi indizi di ripresa – e il settore Finance che ritorna positivo dopo un lungo periodo di difficoltà occupazionale. «L'engineering è un settore in cui l'uscita dalla crisi avviene tradizionalmente con tempi più lunghi – continua Mainini –, abbiamo i primi segnali positivi rispetto ad un 2010 che ha viaggiato su valori molto bassi, ma è presto per parlare di vera e propria ripresa. Nel Finance dalla fine dello scorso anno sono molto richiesti i profili di responsabile amministrativo e finanziario, siamo convinti che questo trend verrà confermato nei prossimi mesi». Se nel picco della crisi le aziende chiedevano allo Chief financial officer di occuparsi principalmente del controllo dei costi e di tagli, oggi il suo ruolo sta diventando più strategico: deve saper interpretare i dati per poter prevedere l'andamento del mercato.
Resta negativo il settore Retail, dove la richiesta di quadri e dirigenti è in calo del 25%, per le difficoltà che stanno attraversando i settori della grande distribuzione e del tessile. Risultato: i tagli di organico non sono stati compensati da ingressi di nuove figure. Tra le novità, cresce la richiesta di manager da parte di aziende nel green business, anche se essendo l'andamento legato agli incentivi resta da capire cosa accadrà quando finiranno. Nonostante le incognite questo è il settore che offre maggiori possibilità per chi voglia rimettersi in giuoco: «Trattandosi di un settore nuovo – aggiunge Mainini – le richieste hanno attirato figure provenienti da comparti in crisi come il bancario. Per vendere impianti fotovoltaici alle aziende, ad esempio, si cercano professionalità che siano in grado di aiutarle a stilare un piano finanziario».
Il posto fisso è diventato un miraggio anche per molti manager in un mercato del lavoro che chiede sempre più flessibilità: «Abbiamo creato una divisione di Michael Page interim management per richieste di impiego a tempo determinato – conclude Mainini –. È in aumento il numero di aziende che hanno bisogno di manager per un arco temporale che va da 6 mesi a 2-3 anni. Siamo convinti che questo segmento di mercato abbia grandi potenzialità di crescita».
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