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Questo articolo è stato pubblicato il 09 marzo 2011 alle ore 06:41.

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Chi ha detto che l'Italia non è un paese per garage company? L'esperienza di Gianluca Cozzolino dimostra l'esatto contrario: fare business con i new media a partire dal tinello di casa, come a tutt'altre latitudini è riuscito a un certo Mark Zuckerberg, è possibile anche qui. E nel profondo Sud, per giunta.
Nel settembre 2008, quando la grande crisi comincia ad abbattersi sulla finanzia internazionale, un "ragazzo" di 35 anni, diplomato al liceo scientifico "Lucrezio" di Napoli e con alle spalle tanta gavetta con i new media va in giro tra le banche in cerca di finanziamenti per il suo progetto Fanpage.it, ossia un giornale on line dedicato agli utenti delle pagine fan di Facebook. Qualcuno lo prende per pazzo, qualche altro lo esorta a più miti consigli ricordandogli che l'editoria in crisi da un pezzo, qualche altro scommette su di lui. Oggi Cozzolino si ritrova ad essere l'amministratore delegato del gruppo Ciaopeople, un network che muove 1,5 milioni di fatturato, conta 35 dipendenti diretti più una settantina di collaboratori sparsi per lo Stivale, tanto che la rivista "Wired" lo ha addirittura annoverato nella top ten dei ceo under 40 più innovativi in circolazione.
Ma in cosa consiste il business di Cozzolino? «Con il network Ciaopeople - racconta - gestiamo due piattaforme on line. Una è Fanpage.it, il giornale on line dedicato alle pagine fan di Facebook, l'altra è You Like, un sito internet di appuntamenti partecipato dalla multinazionale Dada. Uno strumento innovativo che calcola le affinità di coppia degli utenti e li aiuta a trovare l'anima gemella».
Uno "scherzo" da 35 milioni di pagine viste al mese che fa entrare soldi in quanto a contratti pubblicitari ma anche attraverso gli abbonamenti per accedere alle attività di dating.
«Per il 2011 - spiega Cozzolino - ad andarci cauti prevediamo di raggiungere i 3 milioni di fatturato».
E se la bolla dei social network dovesse mai sgonfiarsi? Cozzolino fa cenno di no con la testa: «Altro che sgonfiarsi. Nell'anno in corso Facebook toccherà il miliardo di utenti». Poi dicono che gli under 40 italiani sono pessimisti.
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